spot_imgspot_imgspot_imgspot_img
spot_imgspot_imgspot_imgspot_img

Ti ricordi di Roberto Carlos? L’algoritmo ha imparato da lui

Ultima ora

Scelti per te

Questo cretino di sistema.

 

Non capita tutti i giorni,
ma un semplice calcio di punizione può costringerti a ripassare i libri di fisica.

Ma è quello che fece Roberto Carlos il 3 giugno 1997. 

Non fu solo un goal straordinario: fu un episodio che catturò l’attenzione di fisici, ingegneri, tifosi e media.

Perché quando qualcosa sembra impossibile, arriva qualcuno che vuole misurarlo, capirlo, replicarlo.

 

 

Incredulità.
Immaginate: siete allo stadio, Brasile contro Francia.

Roberto Carlos si sta preparando a tirare da lontano (circa 35 metri).

Vi sedete.

Vi voltate a guardare la palla, il giocatore, la barriera difensiva, il portiere. 

Lui tira.

Vedete come la palla inizia la sua traiettoria: verso l’esterno.

Probabilmente state già pensando: “Quel tiro andrà troppo lontano“.

Persino il portiere rimane immobile, a guardare, senza fare un balzo.

La palla vola, curva… curva più del previsto… e finisce appena dentro il palo. Un’esplosione di gioia, di sorpresa, ti chiedi: “Come ha fatto?

È un trucco?”

Magia?”.

 

Dal mito all’esperimento.
Passarono molti anni e il mito del goal crebbe.

La gente diceva: “Sfidava la fisica“.

Ma nel 2010, i ricercatori francesi decisero di averne abbastanza dei miti: volevano una spiegazione quantitativa. 

Guillaume Dupeux, Anne Le Goff, David Quéré e Christophe Clanet progettarono esperimenti.

Non con palloni da calcio (o almeno non solo), ma con piccole sfere, fluidi e telecamere ad alta velocità. 

Crearono le condizioni per misurare velocità, rotazione, resistenza dell’aria, densità dei fluidi e così via.

Scoprirono che la palla inizialmente descrive una curva dolce, ma man mano che perde velocità, la rotazione la devia sempre di più.

La traiettoria diventa meno prevedibile per un portiere: all’inizio sembra deviare significativamente, potrebbe deviare… ma alla fine si dirige verso l’interno (verso la porta).

Quella parte “finale” in cui la curva diventa più pronunciata è ciò che la gente ricorda come magica.

 

Numeri che non ingannano.
Alcuni dati concreti:

• Distanza di lancio: ~35 metri

• Velocità stimata: Circa 130 km/h (81 mph). Alcuni articoli

usano “più di 100 km/h” come stima; altri la collocano specificamente in quell’intervallo.

• Tipo di effetto: Rotazione pronunciata, una delle componenti chiave dell’effetto Magnus.

• Ricerca sperimentale: Sfere di densità simile all’acqua, lanciate sott’acqua, sono state utilizzate in laboratorio per “smussare” variabili complesse come la turbolenza dell’aria, rendendo la traiettoria a spirale più facile da osservare.

 

La spirale perfetta.
Una delle scoperte più interessanti è che la traiettoria, una volta che la velocità di traslazione della palla diminuisce sufficientemente rispetto alla sua rotazione, cessa di assomigliare a una semplice parabola o a un arco curvo e si trasforma in qualcosa di più vicino a una spirale esponenziale: la curvatura aumenta progressivamente. 

Gli scienziati chiamano questo comportamento “spirale rotante della palla“.

Nel loro esperimento ideale, senza gravità (o minimizzandone l’effetto) e con un mezzo omogeneo, questa spirale sarebbe più pulita; sul campo, la gravità, le condizioni atmosferiche, il vento, l’umidità, le cuciture della palla, ecc., oscurano in qualche modo la traiettoria, ma il principio è lo stesso.

 

Perché sembrava “magico“?
Perché:

1. Distanza: a 35 metri, molti calci di punizione non mostrano quel tratto finale di curvatura, che diventerà evidente solo se la palla mantiene una velocità sufficiente mentre si avvicina alla porta.

2. Elevata velocità iniziale: senza una buona velocità, la resistenza dell’aria decelera la palla troppo presto e la curva finale non è evidente.

3. Effetto molto pronunciato. Il tiro doveva essere asimmetrico per impartire un effetto sufficiente.

4. Osservatore incauto: Barthez, il portiere, non ha reagito; molti, vedendo solo la parte iniziale della traiettoria, avrebbero creduto che la palla stesse andando fuori.

Questa aspettativa visiva rende la curva finale ancora più scioccante.

 

Roberto Carlos non ha barato.
Non c’era una tecnologia speciale, né un vento fortissimo (anche se il vento potrebbe aver contribuito marginalmente).

Ciò che abbiamo ottenuto è stata una combinazione perfetta di tecnica calcistica e fisicità. 

È stato un tiro fantastico, con un effetto incredibile, la giusta velocità, la distanza appropriata e un arco visivo che ha ingannato l’occhio umano. 

Questo goal è diventato “una lezione di fisica in azione“: come concetti quali la resistenza dell’aria, l’effetto Magnus, la perdita di velocità e la rotazione costante possano convergere per generare ciò che sembra impossibile.

Nei mercati, come in fisica, ciò che accade all’inizio (ingresso, dimensione della posizione, momentum, volatilità iniziale) conta enormemente nel determinare come si svilupperà la traiettoria (prezzo, performance) in seguito.

 

WEBINAR.
Alle volte nel trading algoritmico accade qualche cosa di molto simile all’effetto creato da Roberto Carlos.

La traiettoria sembra sbagliata, si accumulano alcune operazioni che non sembrano affatto quelle giuste. 

In realtà, è l’algoritmo che sta replicando qualche cosa che in passato è avvenuto molte volte, sta giocando sulle probabilità, proprio mentre a te, che guardi, sembra tutto a rovescio di come dovrebbe essere.

“Questo cretino di sistema è entrato long, quando era evidente uno short.”

Ovvio.

Qualche volta è proprio quel “cretino di sistema”.

Ma molte volte è tutto il contrario, perché le probabilità, numericamente, alla fine, hanno ragione.

Nel webinar in onda trovi un esempio brillante di trading algoritmico di successo.

E’ Quasar e stavolta ne raccontiamo la storia, che ha tutto il suo fascino a partire dalla nascita nel … periodo peggiore possibile.

Clicca per iscriverti e seleziona la sessione migliore per te.

 

 

P.S.: Hai costruito un sistema di trading, un algo-trading system, automatico o manuale non importa e vuoi diffonderlo?

L’Istituto Svizzero della Borsa ti offre una opportunità imperdibile: si chiama Horizon Value, l’Istituto ti affianca per promuovere il tuo sistema, con una logica win win.

Non perdere questa occasione, che ha dell’incredibile: invia una email a info@istitutosvizzerodellaborsa.ch con il tuo nome, cognome e numero di telefono e ottieni, senza impegno, tutte le informazioni di questa fantastica iniziativa.

WEBINAR
Scopri con noi i risultati di Quasar e Quasar Scalping: clicca per iscriverti al webinar.

 

 

 

Webinar: clicca per iscriverti gratis

Abbonati a Traders' Magazine Italia

A partire da 63€/10 mesi

Riceverai ogni settimana la versione digitale, di TRADERS’ Magazine

× Come posso aiutarti?