La tempesta prima della tempesta

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Questa settimana sarà fondamentale per il mercato azionario statunitense e il suo impatto a livello globale potrebbe essere molto interessante. Siamo a una settimana dalle elezioni presidenziali che definiranno il timoniere americano per i prossimi 4 anni, tra il candidato democratico Joe Biden e l’attuale presidente e candidato del Partito Repubblicano Donald Trump. È un evento atteso, senza dubbio, da tutti gli analisti.

Tuttavia, abbiamo la settimana più impegnativa in termini di rapporti sugli utili per azioni aziendali (EPS), in cui 186 società dell’S&P500 pubblicheranno i risultati del trimestre precedente. Tra queste società ne abbiamo diverse conosciute in tutto il mondo come Alphabet (Google), Amazon, Apple, Facebook, Apple o Netflix, che tra l’altro sono componenti fondamentali dell’indice e sono driver fondamentali del mercato, e che possono quindi determinarne la direzione.

Siamo su un percorso preoccupante, dal momento che 9 degli 11 settori che compongono l’indice hanno registrato un calo dei propri profitti, guidati dal settore energetico, che ha avuto mediamente un calo del 123% nel corso dell’anno. In questo trimestre, con il 27% delle aziende intervistate, abbiamo avuto un calo medio del 16,5% che, se continuasse, sarebbe il secondo calo più forte in quest’area dal 26,9% registrato nel 2009 e che è stato superato solo dal trimestre precedente, dove abbiamo registrato un calo di oltre il 30%, sommato ad una contrazione dei ricavi del 3,7%.

Tuttavia, vediamo anche alcuni dati incoraggianti che iniziano a mostrare i primi segnali di ripresa economica, poiché nonostante il rapporto scadente, in media l’84% delle aziende ha riportato risultati migliori delle attese degli analisti. Abbiamo inoltre avuto diverse revisioni in aumento la scorsa stagione, che sarebbe il dato migliore dal 2008 dove l’81% delle aziende ha sorpreso positivamente gli analisti. E ad esempio, una delle misure più importanti degli ultimi anni sono state le prospettive di crescita per il prossimo trimestre, dove 19 delle 24 società che hanno emesso il loro verdetto sono ottimiste sul fatto che il peggio sia passato, e i periodi seguenti saranno più incoraggianti.

E poi le elezioni stanno arrivando, un dato estremamente importante per il mercato futuro dei prossimi 4 anni. Nel brevissimo termine, per gli analisti l’outlook è positivo, visto il nuovo giro di stimoli, resta solo da definire con il nuovo presidente e il controllo al Congresso, quanto questo sarà grande. Quindi se l’intelligenza sociale ci aiuta, e non saremo costretti ad assistere ad una nuova scalata del virus che porterebbe nuovamente a rigide misure di allontanamento sociale come sta accadendo in Europa, è molto probabile che potremo godere di un mercato controllato dai tori, e forse il rumore delle elezioni ci potrebbe dare punti di ingresso interessanti.

Esteban Peñaloza

Esteban Peñaloza è un economista, candidato per un MBA presso IE de España, appassionato di mercati finanziari e tecnologia. Fondatore di trii e Intrades, entrambe le soluzioni cercano di abbassare le barriere all’ingresso degli utenti al dettaglio nei mercati finanziari.