E’ iniziato il mese di novembre nel quale, secondo tradizione stagionale, le borse americane performano di più: è infatti il mese migliore, secondo le statistiche.
L’inizio non è stato dei più incoraggianti, ma negli articoli precedenti avevamo anticipato il possibile ritracciamento, iniziato il 29 ottobre e protrattosi per tutta prima settimana di novembre.
Nel grafico, abbiamo dovuto correggere la trend line dei minimi, che ora risulta ancora più attendibile, dopo l’affondo di venerdì 7 novembre.
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L’S&P500 e-mini future al 7 novembre 2025
Le due linee viola, corrispondenti alle trend line dei minimi e dei massimi, non sono parallele e sembrano disegnare un megafono di lungo termine.
La candela di venerdì 7 novembre è una doji praticamente perfetta e credo che a inizio giornata in pochi avrebbero puntato su un tale recupero rialzista, dopo l’affondo fino a 6655.
E’ finito il ribasso? E’ possibile, anche se dopo il primo tentativo di probabile ulteriore recupero non si può escludere un ri-test dei minimi o un’onda ulteriore di discesa.
Il sentiment rimane permeato da molti dubbi: lo shutdown pesa sull’economia e non è più visto neutrale dal mercato.
La Corte Suprema, a maggioranza trumpiana, deve inventarsi qualche cosa di molto difficile per giustificare la politica dei dazi che ha scavalcato del tutto il Congresso: e se non ci riuscirà, sarebbe un durissimo colpo doverli restituire azzerando tutto.
In queste situazioni, poi, sono i momenti in cui la percezione di “bolla” aumenta, i mercati riflettono. Magari anche se la bolla non c’è.
Anni simili al 2025 nel periodo 29 ottobre-7 novembre
Il primo tentativo di trovare anni in cui il periodo è stato negativo lo abbiamo condotto con gli anni post-elettorali, ottenendo il grafico che segue.
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Anni post-elettorali: 29/10-07/11 negativo
Dal 1957 ad oggi, sono sette anni soltanto gli anni post-elettorali nei quali si è verificato un periodo di fine ottobre-inizio novembre negativo.
Così, abbiamo preferito un modello più ricco di casi, includendo nell’analisi tutti gli anni negativi nel periodo dal 1957 in poi, ottenendo il grafico seguente.
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Tutti gli anni: 29/10-07/11 negativo
In questa analisi, il campione si è allargato a 22 anni.
Si osservi che il valore di massimo ribasso è stato del 4.81%, relativo al 1973. Il 2025 si colloca quindi al secondo posto, con il secondo maggior ribasso della storia nel periodo 29/10-07/11.
Che cosa accade fino al 30 novembre.
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Proiezione fino al 30 novembre del 22 anni estratti
In 17 casi su 22, il periodo 7-30 novembre esce positivo.
Nei 5 casi negativi spiccano il 1973 (anno della crisi petrolifera) e il 1987 (il mercato era reduce dal più grande ribasso della storia avvenuto il 19 ottobre).
Gli altri anni negativi 1965, 1988 e 1994 vedono ribassi poco significativi: le medie di ribasso scontano quindi i due outlier di cui sopra.
Negli anni rialzisti (il 77% dei casi), il mercato si è mosso del +2.42% medio, con picchi fino al +7.18%.
Il picco rappresenterebbe il livello 7120: è solo per dare un’idea, non è assolutamente ciò che riteniamo probabile.
Il valore medio attesterebbe l’S&P500 al 30 novembre al valore di 6816.
Dall’analisi grafica, in caso di ripresa del trend rialzista, sembra troppo poco, pur tenendo conto di un possibile ri-test del minimi.
Il valore che riteniamo più probabile nell’analisi grafica è 6920-6950 .
Che cosa accade alla fine dell’anno.
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Proiezione fino al 31 dicembre dei 22 anni presi in esame
Anche la proiezione fino a fine anno è largamente positiva nell’analisi stagionale, sempre con il 77% di probabilità rialziste.
E’ ancora il 1973 a fare da outlier negativo.
La percentuale statistica di rialzo va da un valore medio del 3% al valore di picco superiore all’8%: tradotto in numeri del future da 6850 a 7187.
Non sembra impossibile di vedere 7000 prima della conclusione dell’anno.
Conclusioni.
La stagionalità offre un quadro molto positivo, utilizzando la tecnica degli anni simili rispetto al periodo 29 ottobre – 7 novembre.
Non va trascurato, peraltro, la condizione unica che vive in questo momento il mercato, con fattori di rischio che non hanno precedenti nella storia nella misura in cui si stanno manifestando e nell’evidente sentiment negativo visto negli ultimi giorni.
Nell’articolo di domani destinato agli abbonati, esamineremo gli algoritmi temporali, e le altre tecniche di analisi e proiezione, per avere un quadro più completo e dettagliato anche per la prossima settimana.
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