SEX LIFE, PRIVACY e MENTìRAS: 3 serie tv firmate Netflix, da non perdere

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Sex/Life, Privacy e Mentìras sono tre serie targate Netflix, fra il 2020 e il 2022, e l’unico ordine seguito nella seguente analisi di ciascuna è quello cronologico con cui le ho viste.

L’uscita italiana di tutte e tre, la prima americana e le altre due spagnole, è avvenuta nel 2022 nell’ordine esattamente opposto: Mentìras il 4 marzo, Privacy il 10 giugno, Sex/Life il 25 giugno.

Ecco le produzioni, le regie e i cast principali di queste tre serie Netflix:

  • Curro Novallas, che l’ha anche creata, e Norberto López Amado hanno diretto Mentìras – produttori: Ignacio Corrales, Pedro García Caja, Deme Naranjo; casa di produzione: Netflix, Atresmedia Studios – con un cast capeggiato da Ángela Cremonte, Javier Rey, Manuela Velasco, Miquel Fernández, Itziar Atienza;
  • Jorge Torregrossa, Ben Gutteridge, Koldo Almandoz e Marta Font Pascual hanno diretto Privacy (Intimidad) – produttore: Ane Barcena; casa di produzione: Txintxua Films – con Itziar Ituño, Patricia López Arnaiz, Emma Suárez, Verónica Echegui ed altri;
  • Patricia Rozema, Jessica Borsiczky, Samira Radsi e Sheree Folkson hanno diretto in Sex/Life – casa di produzione: Demilo Productions – Sarah Shahi, Mike Vogel, Adam Demos, Margaret Odette.

Torniamo all’ordine del titolo.

SEX/LIFE – dietro a una vita perfetta la più grande insoddisfazione
Sex/Life è la serie tv targata Netflix, uscita nel 2021, avente ad oggetto un tema tanto scottante quanto vicino alla gran parte delle coppie sposate: il distacco fra ciò che sembra, la coppia felice, e la realtà sottostante, spesso in antitesi a quella parvenza sociale cui in tanti, troppi, tengono, talvolta a scapito di valori assai più preziosi e profondi? Basti immaginarsi il quadretto perfetto, la famigliola stile ‘Mulino Bianco’: lui e lei si conoscono da giovani, sono bellissimi entrambi, anche rampanti, ognuno in modo differente, si innamorano a prima vista e, infine, si sposano e vivono una vita da cartellone pubblicitario appunto. Creano una famiglia con due bambini, sani e carini. La casa in cui vivono è strepitosa, modello americano, naturalmente. La serie inizia quando tutto ciò è già avvenuto ed è apparentemente consolidato, ma è facile intuire che le cose non andranno granché bene. Perché? C’è un’unica ragione: Brad.

Partiamo dal marito: Cooper non è solo estremamente fascinoso e in gran forma, ma è anche un eccellente professionista, che, nel proprio lavoro, è rispettato e si guadagna una promozione verso metà delle puntate della prima stagione. Sua moglie, un’ex ragazza di periferia, che ha sempre sognato una vita nel lusso fra l’eccitante Grande Mela e lo sconosciuto Connecticut, alla fine un po’ troppo residenziale e borghese per lei, ha un passato che tutto a un tratto la ossessiona. Inizia per la bella e sempre sexy Billie un viaggio nella memoria che metterà a rischio il suo presente così perfetto e invidiato. La sua anima selvaggia, il suo temperamento libero, anche e soprattutto sessualmente, la sua amicizia fraterna e perdurante con la splendida ragazza di colore Sasha scombussoleranno l’equilibrio di Billie. Il dubbio atroce sarà: affossare i ricordi dettagliati degli incontri intimi con il dannato Brad, che Billie descrive minuziosamente in un suo diario, poi scoperto dal marito, oppure riviverli per dare un senso alla crisi profonda che la donna sta evidentemente attraversando per tornare poi alla propria vita da signora qual è diventata?

Ciò che attanaglia la ragazza è l’angoscia di avere perso o nascosto una parte di sé che continua a pulsare da sotto le parvenze acquisite con il nuovo status sociale, il marito e la famiglia creata. E tutto nasce, sembrerebbe, da un rapporto poco entusiasmante sotto il profilo intimo con il bel consorte, più incline a lavoro e famiglia che a stravolgerla come faceva Brad che, però, la rendeva infelice. La serie è molto ben fatta, interpretata, diretta e ha una lunghezza ‘giusta’, ma soprattutto tocca corde e argomenti che possono arrivare a molti: nemmeno l’esistenza più gratificante e, di certo, nemmeno due bambini sani e felici garantiscono la serenità di chi è in equilibro e in pace con sé e le proprie ambizioni; conta realizzarsi qualsiasi cosa implichi. La serie, genere drammatico-sentimentale-erotico, per le tante scene intime non è adatta a tutti. Voto: 8.

F1) Locandina di Sex/Life

Nella figura F1 la locandina della serie Netflix Sex/Life.
Fonte: https://1.bp.blogspot.com/-_MmeRc6vO_Q/YNdk3UD4-aI/AAAAAAACelM/M9nnJPo3JAEPKqT_GXJlp_b2D4D4FbxnQCLcBGAsYHQ/w1200-h630-p-k-no-nu/2184150.jpg-r_1920_1080-f_jpg-q_x-xxyxx.jpg

Trailer in versione originale: https://www.youtube.com/watch?v=tpmYGdvCKRw
Trailer in italiano: https://www.mymovies.it/film/2021/sexlife/news/il-trailer-italiano-della-serie-hd/

PRIVACY – una sindaca, attaccata nell’intimo, lotterà per tutte le donne
Malen, la protagonista di questa serie genere thriller, ricopre il ruolo di vice-sindaco di Bilbao in corsa per essere eletta sindaca della città, cosa che sembra realistica per il successo che ha già consolidato presso l’intera popolazione. La vittoria sul concorrente, insomma, appare imminente e facile. Ma un terribile e inatteso imprevisto la colpisce duramente, mettendo a repentaglio la sua candidatura e in una luce difficile chiunque le ruoti intorno, dai familiari alle persone professionalmente vicine a lei, come la consigliera Miren e il giovane assistente, il quale non la abbandona mai, nemmeno quando non vi è accordo fra due su come agire. Miren è, invece, più ostica del ragazzo nei confronti di Malen, apparendo a tratti troppo dura nel suo modo di indirizzarla: sembra avere a cuore solo il successo della candidatura della donna, dimenticandosi, forse, che vivere e lavorare in un mondo dominato dalla mentalità maschile comporta un’altra lotta ben più complessa; le continua a suggerire le mosse politiche, a suo parere, vincenti per fronteggiare il momento critico e diventare sindaca di Bilbao.

Miren, in verità, nasconde un segreto che rivelerà solo alla fine. Ma cosa è accaduto di così grave da rovinare la vita a Malen e famiglia? La donna, separata con una figlia adolescente, frequenta in gran segreto delle persone conosciute nei social network e una di loro è un giovane, con cui Malen è entrata in contatto sul noto Tinder. Ignara di un piano feroce nei suoi confronti, la vice sindaca si apparta sulla spiaggia con lui, che poi scoprirà essere César Barretxeguren, membro di un’importante famiglia locale; qualcuno li filma e, pochi giorni dopo, di quell’incontro viene diffuso a macchia di leopardo il video. Gli effetti sono imprevedibili, fino al punto che qualcuno muore.

Parallelamente alla vicenda politico-privata di Malen, se ne sviluppa un’altra assai più riservata, ma non meno grave: a causa della diffusione di materiale porno in una grossa fabbrica, l’operaia Ane, protagonista di una foto e di un video hard, si suicida nell’Oceano; sarà la sorella a renderle giustizia, riuscendo a mettere alla berlina tutti quei colleghi autori o consenzienti spettatori di suddetto materiale che hanno causato o non evitato la tragica fine della ragazza. Quando la lotta per la giustizia di Begoña si intreccia con quella di Malen, grazie a un’ispettrice esperta di violazione della privacy e revenge porn, e la vicesindaca realizza dentro di sé che il suo stato è quello di vittima al 100%, l’orrore viene fermato e la causa vinta. Anche in questo caso, lode al numero e alla durata delle puntate, seppure si tratti solo della prima stagione; ottimo il cast, per lo più al femminile, con donne e attrici che hanno un vissuto su viso e corpo, risultando vere, intense, belle; la regia e la storia scorrono ritmate; il tema è fondamentale e odierno. Voto: 8,5.  

Trailer in versione originale: https://www.youtube.com/watch?v=9pZrPauX_WM
Trailer in italiano: https://www.youtube.com/watch?v=WMgJ2N94zB0

F2) Locandina di Privacy

Nella figura F2 la locandina della serie Netflix Privacy.
Fonte: https://www.tvserial.it/wp-content/uploads/2022/06/privacy-locandina-credits-netflix-460×600.jpg

MENTìRAS – un apprezzato chirurgo viene accusato di stupro, ma nessuno crede alla vittima
Laura chiude la sua lunghissima relazione sentimentale con il poliziotto Iván, il quale in realtà è infatuato della sorella, cosa che la protagonista scoprirà, per caso, molto più avanti. Il giorno dopo essere tornata single, recandosi in una scuola, dove lavora come insegnante di letteratura per i ragazzi del liceo, incontra il padre di uno dei suoi alunni e scambia con lui qualche battuta. Lui, noto chirurgo della zona, le appare, nonostante l’aspetto fascinoso e la sua professione, che può attrarre perché, in fondo, salva la vita alla gente, dolce, quasi imbranato. Quando Xavier chiede a Laura di uscire, perciò, lei, fragile nel suo nuovo status, da single appunto, accetta con fiducia e simpatia. A casa, mentre si prepara per uscire con lui, beve un po’ di vino e chiacchiera al telefono con la sorella, che la incita affettuosamente a divertirsi, a ricorrere a un po’ di sana leggerezza, per lasciarsi alle spalle il passato appena chiuso. La serata con Xavier va alla grande. La mattina dopo, tuttavia, Laura si sveglia con un malessere sia fisico sia emotivo e con un’immagine poco nitida, ma forte, nella mente e capisce: è stata vittima di una violenza sessuale.

Devastata chiede aiuto alla sorella che lavora proprio nell’ospedale dove Xavier esercita e dove, insieme, si recano per fare tutti le visite e gli esami clinici necessari per provare legalmente l’avvenuto stupro. I risultati, però, non sono confortanti, poiché sono tutti negativi e non soddisfano la fattispecie penale in questione. A quel punto, Laura inizia la sua battaglia, sapendo di essere sola, ed è perfettamente conscia della gravità della situazione, poiché Xavier non solo l’ha violentata, ma è uno stupratore seriale con una posizione sociale assai più forte della sua, cioè assai difficile da smascherare. Accanto a lei – forse inizialmente solo per istinto, dato che i fatti e le circostanze sembrano tutti contraddire la vittima – c’è la bella ispettrice Daniela Bauzá, incinta di pochi mesi. Anche il suo collega Victor collabora alle indagini senza farsi traviare dalla soluzione più ovvia e facile: Laura, per un evento passato, in una situazione simile, era risultata colpevole di false accuse ai danni di un altro uomo; la vita sia familiare sia professionale del chirurgo è stata ed è, invece, irreprensibile.

L’aspetto geniale della serie è dato dal riuscire, almeno all’inizio, a destare seri dubbi sulla versione di Laura, anche, nel pubblico, poiché non viene mostrato nulla dell’atto di violenza, nemmeno quando tutto si chiarisce. A quel punto, nemmeno serve più e diventa, anche, una caratteristica di eleganza nel modo di girare, raccontare, interpretare ed esporre la serie. A proposito del cast, della regia, della durata e del tema di questa serie del 2022 – per la cui seconda stagione, non ancora certa, ma presumibile, dovrebbero iniziare le riprese entro il 2023 – nulla da dire se non bravi! Voto: 7,5.

Trailer in versione originale: https://www.youtube.com/watch?v=M7p6wKE5j7s
Trailer in italiano: https://www.netflix.com/it/title/81346087

F3) Locandina di Mentìras

Nella figura F3 la locandina della serie Netflix Mentìras.
Fonte: https://www.tvserial.it/wp-content/uploads/2021/11/locandina-ufficiale-mentiras-credits-netflix-460×600.jpeg

Conclusioni: vale la pena vedere le 3 serie? Sì, decisamente, tutte.
L’apprezzamento è reale e le ragioni sono similari. Unica nota, peraltro già espressa, è quella di far attenzione alla visione della prima delle tre serie tv descritte per un linguaggio visivo di tipo spinto. A questo punto, buona visione e non resta che attendere le seconde stagioni!

Voti: Sex/Life 8; Privacy 8,5; Mentìras 7,5.

Alessandra Basile

Attrice e Autrice. Ha collaborato con la Comunicazione Corporate di un’azienda. Ha una formazione in Life coaching (per un periodo ICF) e una laurea in Giurisprudenza. Presiede la Associazione Effort Abvp con la quale ha interpretato e prodotto diversi spettacoli teatrali a tematica sociale, fra i quali una pièce contro la violenza domestica, ‘Dolores’, della cui versione italiana è co-autrice Siae. Ha scritto ‘Films on The Road’, un libro sul cinema girato in Italia, edito Geo4Map. Scrive di film e spettacoli teatrali con l’occhio dell’Attrice, il suo primo mestiere, e intervista persone e personaggi, soprattutto del mondo dello spettacolo. Email: Alessandra.Basile@outlook.com Sito web: www.alessandrabasileattrice.com