Perchè è la lucidità che ti salva

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Il coraggio delle decisioni difficili

Quel giorno Benedict Sliney, ma per tutti coloro che lo conoscevano era Ben, arrivò in ufficio alle 8 precise.
 
Non era un giorno come tutti gli altri.
 
Dopo 25 anni di onorata carriera nelle file del controllo del traffico aereo, Ben era stato nominato capo della sezione operativa dell’Aviazione Federale degli Stati Uniti. E quello era il primo giorno nel nuovo ufficio.
 
Un ufficio ampio, una scrivania più grande… addirittura una poltrona da ufficio con lo schienale alto e comodo, come quello che in tanti anni aveva visto quanto entrava nell’ufficio del suo capo.
 
Ora, era il suo ufficio.
 
Dopo alcuni minuti, il tempo per ambientarsi, vedere dove riporre i propri oggetti per averli a portata di mano nel modo più comodo, sistemare a destra, invece che a sinistra dove era collocato all’inizio, l’interfono con la segretaria … non resistette a telefonare alla moglie Irene… per condividere con lei quel momento di legittima e meritata soddisfazione.
 
Sulla sua scrivania … nondimeno, mancava ancora qualcosa. Sì, certo, era nella sua valigetta, lo aveva portato con sé dal suo vecchio ufficio … un piccolo dispositivo elettronico che segnava l’ora e la data … e a lui piaceva di averlo sempre davanti.
 
Lo scandire del tempo, nel traffico aereo, è una componente troppo importante e quel piccolo device per lui era indispensabile.
 
Aprì la sua valigetta, lo ripose sulla scrivania … guardò il punto migliore, proprio davanti a lui sotto lo schermo del computer … dove guardava più spesso.
 
Riporre quell’oggetto sul tavolo gli dava la sensazione di una nuova epoca, pur nel rispetto del suo passato. Guardò l’ora e la data: le 08.46 dell’11 settembre 2001.
 
Non poteva immaginare quanto fosse effettivamente l’inizio di una nuova epoca.
 
Nel giro di qualche minuto, il suo telefono, quello della sua segretaria, quello di tutto lo staff negli uffici divenne rovente.

Un aereo aveva centrato la Torre Nord del World Trade Center.
 
Passarono solo alcuni minuti e le notizie drammatiche si accavallavano, le email arrivavano a centinaia, messaggi, telex, telefoni cellulari, fax … quando arrivò la notizia forse più drammatica di tutte … Un secondo aereo aveva centrato la Torre Sud.
 
Ora era chiaro. L’America era sotto attacco.

Ben deglutì, bevve un sorso d’acqua, cercò al telefono alcuni dei suoi colleghi e superiori diretti, cercò addirittura il contatto con la Casa Bianca.
 
C’è un destino che grava su chi ha superiori responsabilità. Nel momento delle decisioni, non puoi essere altro che solo.
 
Fece un rapido briefing con i collaboratori più stretti e con la sua segretaria per valutare in modo ordinato le notizie che arrivavano.
 
Congedò tutti chiedendo di poter riflettere, solo qualche minuto. Il dispositivo sulla sua scrivania segnava le 9.34.
 
Il mondo intorno a lui, di colpo, gli sembrò diverso. Nulla era più come prima.
 
Alle 9.39 chiamò la sua segretaria e i team leader dello staff.
 
Diede l’ordine di avvisare tutte le torri di controllo, tutti gli aeroporti, tutte le compagnie aeree, tutti gli organi di controllo del volo di far atterrare nell’aeroporto più vicino i 4500 aerei che erano in volo sugli Stati Uniti in quel momento.
 
Lo spazio aereo degli Stati Uniti doveva essere chiuso nel più breve tempo possibile. Alle 9.42, l’ordine fu diramato.
 
Erano passati 54 minuti dal primo impatto con la Torre Nord. Gli Stati Uniti reagivano all’attacco. Un uomo lucido e coraggioso aveva preso una decisione che mai era stata necessaria nell’intera storia americana del volo.
 
Successivamente quella decisione fu considerata essenziale nella strategia di difesa degli Stati Uniti in un momento tanto drammatico. Se ne era assunto la responsabilità un uomo solo.
 
Ben ci insegna una cosa.
 
C’è un momento in cui sei solo con le tue decisioni. Sono istanti importanti. Se fai trading, investi denaro è inevitabile vivere situazioni in cui prendi decisioni importanti.
 
In una situazione complessa, l’errore più grande è complicare le cose.
 
Prendere, o seguire, decisioni che sono basate su un groviglio di valutazioni e conducono ad una situazione ancora più complicata. Finché, a forza di complicare in modo non lineare, rimani vittima delle tue stesse complessità.
 
C’è un punto dove devi cedere e non complicare le cose.
 
Può essere una decisione drastica, anche l’ammissione di un errore, l’ammettere una perdita, perché una perdita non distruttiva va accettata e non odiata al punto da volerla evitare costi quel che costi. Potrebbe diventare molto distruttiva.
 
Ne parliamo in un webinar imperdibile dove analizziamo le opzioni dal punto di vista del grande mondo di Opzionaria: perché seguire un metodo non significa mai inventare operazioni di sana pianta, sulla base del momento, perché questo diventa rischioso, in quanto non sostenuto da un adeguato supporto statistico a favore.
 
Vedremo insieme, anche, come analizzare i dati che ci vengono dal mercato delle opzioni: che ci sono utili non solo per le opzioni ma per avere una visione del mercato che ci fornisca preziose informazioni per il nostro trading.

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P.S.: Ben ha attivato uno stop. Su una scala gigantesca. Stop. Una decisione drammaticamente difficile nella sua incredibile semplicità …
 
Il coraggio di prendere decisioni difficili in modo semplice. L’apparente contraddizione nasconde la saggezza che ti salva dalle tormente del mercato.
 
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Maurizio Monti

  Editore Istituto Svizzero della Borsa