E l’oro dove va? Parte seconda

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L’impossibile timing degli anni Venti

A inizio settimana, avevamo pubblicato la nostra opinione sull’oro: in prossimità del livello 1850, più o meno 12 punti, ritenevamo di vedere un possibile supporto da comprare per un nuovo rally verso l’area 1900.
 
L’oro, dopo la conferenza del FOMC, è invece crollato distruggendo il supporto e perforando alla grande quello che avevamo detto essere l’area estrema ulteriore di supporto a 1810 dollari.
 
Il nostro riferimento continua ad essere il range già citato nel nostro modello: il massimo del 6 gennaio e il minimo dell’8 marzo, circa 283 punti complessivi. I livelli 1850 e 1810 corrispondono al 62.50% (61.80% per chi ama Fibonacci) e al 50%, con le dovute approssimazioni.
 
L’oro ha invece chiuso la settimana a 1764 punti circa, sotto il 37.50% (36.20% per i fibonacci fan) dello stesso range.  
 
Dobbiamo chiederci ora quale potrebbe essere l’area di supporto prossima. E se dobbiamo considerare girato al ribasso il trend dell’oro.
 
A quest’ultima domanda, la nostra valutazione statistica propende per il no.

Riteniamo che il minimo dell’8 marzo e il successivo doppio minimo del 30 marzo siano l’inizio di un ciclo importante, della durata presumibile di circa 32 mesi. I primi mesi di tale ciclo, statisticamente sono rialzisti. Dovremmo vedere quindi il massimo di tale parte del ciclo verso la fine dell’anno, fra ottobre e dicembre.
 
Dopo tale data, la probabilità di continuazione del rialzo scende gradualmente dal nono al sedicesimo mese (diciamo fino agosto 2022) e diventa più probabilmente ribassista dopo il sedicesimo mese fino alla conclusione del ciclo.
 
La maggiore probabilità, quindi è che si debba formare un massimo relativo nell’ultima parte dell’anno, dal quale potremmo cominciare a dubitare molto seriamente della continuazione del trend rialzista.
 
Nel frattempo riteniamo che il supporto che si andrà a creare costituisca un punto di riacquisto potenzialmente interessante.
 
Il nostro modello vede i prezzi compresi fra 1707 e 1702 come i più probabili per la formazione del prossimo minimo dell’oro. E dopo tale livello solo la violazione di 1673 metterebbe in discussione l’intera ipotesi sostenuta in questo articolo.
 
Il target dovrebbe essere sopra 1918 perché quanto detto sopra venga confermato: ma a parlare di target, ovviamente, faremo bene in tempo di qui a fine anno, se la nostra ipotesi è giusta.
 
Per ora, stiamo a vedere se i supporti di cui sopra tengono. E ricordiamo anche che spesso sono i doppi minimi a far ripartire l’oro e i livelli di supporto, sempre che tengano, potranno essere ritestati.
 
Per il weekend e fino a lunedì, ti abbiamo proposto il tema centrale degli anni Venti: diversificare con più modelli strategici e non solo con i sottostanti.

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P.S.:  Il 2021 ha messo in discussione la validità di molti modelli statistici. L’effetto di eccedenza di liquidità tende a distorcere non tanto la validità in sé dei modelli, quanto, alle volte, il timing in cui si verificano gli eventi oggetto della previsione statistica.
 
Il modello previsionale sull’oro dice questo: i prezzi, in sé, hanno già configurato un secondo massimo rispetto al massimo storico di agosto 2020 e il ribasso potrebbe già essere iniziato. Quello che non quadra è la ciclicità statistica, il timing corretto. Che è anche l’elemento più fallace in questi nuovi anni Venti.
 
Abbiamo previsto un periodo 21 giugno – 9 luglio di possibile formazione di un minimo sui mercati azionari. Potrebbe essere anche valido per l’oro, come minimo almeno temporaneo. Vedremo.
 
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Maurizio Monti

 

Editore TRADERS’ Magazine Italia