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I numeri fanno il successo

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Semplici ed intuitivi.

Edward O. Thorp è una figura affascinante il cui lavoro ha lasciato un segno indelebile sia nei casinò che in Wall Street.

Nato il 14 agosto 1932 a Chicago, Illinois, Thorp dimostrò fin dalla tenera età un talento eccezionale per la matematica.

Questo dono lo ha portato a dare contributi significativi in​​vari campi, rendendolo un pioniere del conteggio delle carte nel blackjack e dell’applicazione di metodi quantitativi negli investimenti azionari.

Thorp è cresciuto durante la Grande Depressione, un periodo difficile che ha influenzato profondamente la sua prospettiva sulla gestione del rischio e del denaro.

Dopo aver completato gli studi liceali, ha frequentato l’Università della California, Berkeley, dove ha conseguito una laurea in Fisica.

Ha continuato i suoi studi universitari presso l’Università della California, a Los Angeles, dove ha conseguito un dottorato in Matematica.

L’interesse di Thorp per il gioco d’azzardo nei casinò è iniziato come curiosità accademica. Ispirato dalla teoria della probabilità, si chiese se sarebbe stato possibile battere i casinò sul loro stesso terreno.

Ha iniziato a fare ricerche sul blackjack, un gioco in cui l’abilità del giocatore può influenzare in modo significativo il risultato.

Quando era impiegato di IBM, utilizzando un computer IBM 704, Thorp ha simulato migliaia di mani di blackjack, analizzando le probabilità di diverse strategie.

L’IBM 704 appartiene alla storia gloriosa dell’informatica mondiale e di Big Blue (l’IBM), che nel 1954 cominciò a diffondere questo prodotto, il primo computer al mondo capace di calcolare in virgola mobile.

Nel 1962 Thorp pubblicò “Beat the Dealer”, un libro che rivoluzionò il mondo dei giochi.

In questo libro Thorp presentò il primo sistema matematico di conteggio delle carte, dimostrando che un giocatore poteva ottenere un vantaggio statistico rispetto al casinò.

Il loro sistema si basava sull’assegnazione di valori alle carte e sull’adeguamento delle scommesse in base al conteggio. Quando il conteggio era favorevole, il giocatore aumentava le sue scommesse e, quando non lo era, le riduceva. Questo metodo si è rivelato così efficace che i casinò sono stati costretti a modificare le proprie regole per ridurne l’efficacia.

Di fatto, Thorp aveva dimostrato che il blackjack non era un gioco d’azzardo, perché il suo risultato non era totalmente aleatorio.

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Il successo di Thorp nei casinò fu solo l’inizio. Il suo interesse per la matematica e la probabilità lo portarono a esplorare altri campi in cui avrebbe potuto applicare le sue conoscenze.

Nella seconda metà degli anni ’60 Thorp rivolse la sua attenzione al mercato azionario. Si rese conto che molti dei principi che aveva utilizzato nel conteggio delle carte potevano essere applicati agli investimenti finanziari.

Nel 1967, insieme a Sheen T. Kassouf, Thorp pubblicò “Beat the Market”.

Questo libro ha introdotto concetti innovativi sull’arbitraggio nei mercati delle opzioni e dei warrant. Thorp e Kassouf hanno dimostrato come gli investitori potevano trarre profitto dalle inefficienze del mercato utilizzando strategie matematiche.

Il loro obiettivo era trovare discrepanze tra i prezzi delle opzioni e i titoli sottostanti, consentendo agli investitori di realizzare profitti con un rischio minimo.

Il successo di “Beat the Market” ha spinto Thorp a mettere in pratica le sue teorie nel mondo reale.

Nel 1969 fondò Princeton/Newport Partners, uno dei primi hedge fund ad applicare metodi quantitativi e tecniche matematiche di copertura.

Utilizzando computer e modelli matematici avanzati, Thorp ha sviluppato strategie di investimento che gli hanno permesso di ottenere rendimenti elevati e costanti per quasi due decenni.

L’approccio di Thorp si basava su un’analisi rigorosa dei dati e sull’uso di modelli matematici per prevedere i movimenti del mercato.

La sua metodologia includeva tecniche di arbitraggio statistico, in cui identificava e sfruttava piccole inefficienze nei prezzi delle attività finanziarie.

Oggi, tali inefficienze non esistono più, grazie alla evoluzione tecnologica, ma queste tecniche sono diventate un pilastro fondamentale della moderna finanza quantitativa e hanno influenzato il modo in cui molti gestori di fondi approcciano gli investimenti.

L’eredità di Edward Thorp nel mondo della finanza e dei giochi è profonda e duratura.

Il suo lavoro sul conteggio delle carte non solo trasformò il blackjack, ma rese popolare anche l’uso di metodi matematici nei giochi d’azzardo. Ancora più importante, il suo passaggio a Wall Street e la fondazione di Princeton/Newport Partners hanno inaugurato una nuova era per gli investimenti quantitativi.

Thorp è considerato uno dei padri della finanza quantitativa e la sua influenza può essere vista nel successo di numerosi hedge fund che utilizzano modelli matematici e analisi dei dati per prendere decisioni di investimento.

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P.S.: Edward Thorp è un brillante esempio di come il rigore accademico e la curiosità intellettuale possano portare a innovazioni che trascendono le discipline.

Dal conteggio delle carte nei casinò allo sviluppo di strategie di investimento quantitative, Thorp ha dimostrato che il pensiero matematico può offrire vantaggi significativi in ​​un’ampia gamma di attività.

La sua eredità continua a ispirare nuovi investitori e matematici a esplorare le frontiere della conoscenza e ad applicare le proprie competenze per risolvere problemi complessi nel mondo reale.

Dietro la conoscenza delle opzioni, c’è la matematica. Non quella complessa, incomprensibile e inutile: ma numeri, semplici ed intuitivi, da conoscere per portare in cassa profitti e soddisfazione personale.

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Maurizio Monti

  Editore Istituto Svizzero della Borsa

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