Non è il 2008, per ora

0
58

Gli anni di crisi vera

L’articolo pubblicato ieri nella sezione Borsa Magazine dell’Istituto Svizzero della Borsa (questo il link per chi lo avesse perso:  https://www.istitutosvizzerodellaborsa.ch/fine-possibile-mercato-ribassista/ ) ha molto attratto l’attenzione del nostro Pubblico.
 
In sintesi, abbiamo ipotizzato una prossima onda ribassista come possibile, ipotetica, ultima onda. Per poi andare al rialzo, e in modo significativo, alla conclusione di tale ultima onda, sia pure nell’ambito di un probabile trading range, destinato a durare per parecchio tempo.
 
Vediamo di essere ancora più precisi su numeri e tempistiche.
 
In alcuni nostri articoli precedenti abbiamo citato due date a nostro avviso importanti, come punti di possibile reverse o particolare sensibilità del mercato.
 
La prima data cade in questa settimana, ed è il 6-8 dicembre, sia pure con una approssimazione che di fatto estende tale ipotesi su tutta la settimana.
 
Intendiamo quindi possibile che nei giorni centrali di questa settimana possa cominciare un’onda di ribasso, che vada probabilmente a colmare la divergenza fra il Dow Jones (che ha superato i massimi di agosto) e gli altri due indici S&P500 e Nasdaq (che sono ancora lontani dal massimo di agosto): la divergenza sarebbe appunto un sintomo possibile di riequilibrio attraverso ribasso.
 
Tale divergenza verrebbe accentuata nel caso in cui in questa settimana, nei primissimi giorni, si verifichi una chiusura giornaliera sopra la chiusura della settimana trascorsa, solo per uno o due dei tre indici: costituirebbe una conferma del possibile segnale ribassista.
 
Sull’S&P500 il livello ideale sarebbe a 4150/4160, per un nuovo massimo da cui tornare giù. Peraltro, il livello 4110, già fatto, potrebbe essere già stato un massimo importante.
 
Se si verificherà l’inizio di tale onda orso in questa settimana, è molto probabile che avremo un dicembre improntato tutto al ribasso, malgrado la statistica contraria: il primo ramo di questa onda ribassista potrebbe concludersi proprio il 23 dicembre, altra data che riteniamo essere critica.
 
Se il ribasso non iniziasse in questa settimana, dovremmo verificare la data del 15 dicembre. Se saremo ancora al rialzo, e non ci saranno stati segni evidenti di cedimento del mercato, è possibile che continueremo fino al 23 dicembre con un mercato moderatamente rialzista.
 
Tale ultima ipotesi è meno probabile.
 
Il 14 dicembre alle 20 ci sarà il comunicato della FED, con la successiva conferenza di Powell. In teoria dovrebbe avere un impatto minimo sul mercato, tenendo conto che i giochi sembrano fatti. Ma le sorprese non sono mai troppe, come abbiamo visto recentemente.
 
Intorno al 10 gennaio, avremo un altro possibile punto critico del mercato: per capire se sarà un minimo o un massimo relativo, dovremo vedere che cosa è accaduto fino al 23 dicembre.
 
In linea di tendenza, non siamo ottimisti sul mese di gennaio: lo attendiamo come un mese a matrice ribassista, anche se questo dipenderà molto, anche in questo caso, dalle prossime 4-5 settimane.
 
Il ribasso che ci attendiamo vede l’S&P500 mostrarci almeno quota 3800. Sull’indice Dow Jones almeno 32.000.
 
Non è escluso che da tali livelli possa esserci una continuazione ribassista e non è neanche escluso che i minimi di ottobre non vengano violati nei primi due mesi del 2023: anche se la tenuta di quei minimi costituirebbe una spinta forte rialzista quando i tempi saranno maturi perché questo avvenga.
 
Nel 2023, nelle prime 10 settimane, una volta consolidato un minimo importante, probabilmente nel mese di gennaio o di febbraio, gli indici dovrebbero ripartire al rialzo fino a metà maggio. Vedremo più avanti le date più probabili.
 
In un imperdibile webinar, abbiamo parlato di Dax e di come fare trading di successo con il metodo Dribbling sulle opzioni dell’indice più volatile d’Europa: clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

P.S.: In prospettiva futura a più anni, gli anni di crisi vera sono più avanti.
 
E non sembri paradossale pensare alla necessità di un doppio massimo storico o di una leggera violazione del massimo storico, prima che la discesa divenga drammatica. Occorre ancora tempo per vedere un altro 2008-2009 e forse peggio. Torneremo ancora a parlare di questo, con qualche valutazione di medio e lungo termine.
 
Condividi con noi un’ora di Cultura finanziaria di altissimo livello, clicca ora per iscriverti e vedi la registrazione.

Ora c’è www.segnalidiborsa.com , la tua WebinarTV 24 ore, 365 giorni l’anno. È gratis, c’è sempre, quando tu lo vuoi e ti informa con un canale telegram di ogni nostro webinar che viene annunciato o pubblicato.

Hai quattro webinar contemporanei costantemente in onda, puoi scegliere i webinar in archivio per argomento, o ascoltare i nostri interventi dove siamo ospiti di altri.

Iscriviti al canale, sarai sempre sintonizzato con noi:

è un portale dell’Istituto Svizzero della borsa.

 

 

 

Maurizio Monti

  Editore Istituto Svizzero della Borsa