La multi-strategia per battere i mercati

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Se sei esperto o neofita non importa

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Abbiamo parlato nelle scorse settimane dell’AUDUSD, fin dal momento del suo cambio di trend, avvenuto in un tempo diverso rispetto all’Eurodollaro.
 
Se segui i nostri contenuti, sai già che attribuiamo alla data del 6 gennaio 2021 un significato particolare dal punto di vista del timing di inversione: la data di assalto da parte dei fanatici trumpiani a Capitol Hill è stato l’istante in cui i mercati hanno avuto la sicurezza che Biden sarebbe stato il nuovo Presidente degli Stati Uniti.
 
E, come avviene statisticamente, nelle amministrazioni democratiche, il dollaro si rafforza. E l’eurodollaro quel giorno ha toccato il suo massimo, che noi abbiamo classificato come massimo dell’anno 2021 e probabilmente anche dei due o tre anni successivi.
 
Il comportamento di AUDUSD è stato leggermente diverso. Il giorno 6 gennaio 2021, la valuta australiana sembrava voler completare anch’essa il suo ciclo rialzista contro dollaro con il massimo toccato a 0.7820. 
 
Ma il petrolio in salita trascinava ancora al rialzo nelle settimane successive la moneta australiana facendole toccare un nuovo massimo a 0.8007 il 25 febbraio.
 
Da lì partiva una discesa, e mentre scrivo AUDUSD è a quota 0.7337.
 
Per interpretare correttamente il cambio AUDUSD, tracciamo i livelli con i multipli del 12.50% fra il minimo del 29 ottobre 2020 e il massimo del 25 febbraio 2021, volendo ipotizzare quello essere “l’ultimo range” a cui possiamo riferire la nostra analisi, che vuole essere una prospettiva di breve-medio periodo.
 
Il cambio AUDUSD si trova ora all’interno di una congestione estiva iniziata il 19 luglio nell’area del 62.50% del range, con una continua giornaliera oscillazione di valori sotto e sopra tale livello, tanto che chi ha puntato da tale data all’inversione giornaliera per andare a riprendere da minimi o massimi della congestione il livello intermedio del 62.50% ha fatto affari d’oro.
 
Nel caso di rottura al temporaneo rialzo di tale congestione, il punto di ingresso short si configurerebbe con maggiore probabilità sul 50% del range a quota 0.7497. Livello anche coerente con la media mobile semplice a 50 periodi che transita ora in quella zona.
 
Sarebbe invero un bel regalo se questo dovesse accadere.
 
Puntando sullo short, dal prezzo attuale o dal prezzo anzidetto del 50% del range se questo ci venisse offerto, i due livelli a cui puntare sotto sono 0.7243 e 0.7118.
 
La discesa verrebbe ulteriormente favorita da un calo ulteriore del prezzo del petrolio, che dopo avere toccato, come nelle nostre previsioni pubblicate durante la trasmissione di LeFontiTV di lunedì 9 agosto, il prezzo di 68-69 dollari, in temporaneo rimbalzo rialzista, ora potrebbe scendere, rompere il doppio minimo a quota 65.50 circa e puntare a 63.50.
 
Tale ultimo scenario andrebbe a favore anche della nostra ipotesi short su AUDUSD.
 
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Maurizio Monti

 

Editore Istituto Svizzero della Borsa