MOONFALL: Halle Berry deve salvare, non solo la terra, ma anche la luna, con Patrick Wilson

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Nei nostri cinema, dal 17 marzo, arriva il film di fantascienza ‘Moonfall’ di Roland Emmerich, interpretato da Halle Berry: la luna si sgretola e procede in rotta di collisione con la terra.

Il Regista, co-sceneggiatore e co-produttore di ‘Moonfall’, un film genere fantascienza di un paio d’ore, è il tedesco Roland Emmerich, che, nel 1985, fondò la società di produzione Centropolis Entertainment, insieme all’americano Dean Devlin; anche sua sorella, Ute Emmerich, produttrice esecutiva di tutti i film di Roland, compreso questo, vi fa parte. La storia di ‘Moonfall’ ha evidentemente a che fare con la luna e la sua possibile caduta; meglio: con la caduta di pezzi di essa sul nostro pianeta. Il satellite a noi più vicino, illuminato dal sole, è uscito dalla sua orbita e si sta pericolosamente appropinquando alla terra, con il risultato di fenomeni apocalittici terrificanti. Per la precisione, la luna del film si sta distruggendo dall’interno, ma la causa e/o il colpevole non sono chiari. Toccherà a Halle Berry, splendida e brava protagonista femminile del film, con il ‘cool’ Patrick Wilson e il simpatico e più umano John Bradley, scoprire cosa sta accadendo lassù nel cielo e risolverlo. Qui non si tratta di salvare solo la terra, ma anche la luna. Hai detto niente! Un ruolo piccolo lo interpreta, anche, il grande Donald Sutherland. Film decisamente ‘fantastico’. I protagonisti arrivano dentro alla luna, inseguiti da una sorta di mostro, senza un graffio, senza ossigeno, che a un certo punto torna, senza sete né fame e senza sonno, insomma in forma perfetta, salvo qualche simil-allucinazione. E Halle, 56 il prossimo agosto, è sempre pettinata.

F1) Locandina di Moonfall


La figura F1 mostra la locandina del film catastrofico di Roland Emmerich.
Fonte: https://pad.mymovies.it/filmclub/2020/05/035/locandinapg2.jpg

La bellezza lunare proprio davanti casa, ma la storia fa cilecca
Nel film, si esce di casa o ci si affaccia alla finestra e la si vede, poco lontana, coperta in parte dai monti, che sembrano minuscoli in confronto. Il risultato di questa prima ‘caduta’ della luna è una serie di meteoriti sulla terra, con incendi che scoppiano ovunque, l’innalzamento delle acque, fra fiumi che esondano e mari che prepotentemente distruggono palazzi, porti, ponti e così via, e l’avvenimento di gravi terremoti. Urgenza e paura la fanno da padrone. Che fare? La Nasa decide: con il passaggio di comando all’astronauta Fowler, organizza un viaggio proprio dentro alla luna; la decisione arriva dopo che una ‘cosa’ non meglio identificata ha ammazzato, lassù nello spazio, tre dei suoi, avvolgendo e distruggendo la loro navicella. Bisogna capire che cosa sta succedendo nel pianeta luna che, giusto dal suo interno, sembra stia sgretolandosi. Un nemico vi si è infilato, ma non è chiaro cosa o chi. I tre protagonisti, incaricati di lanciarsi nello spazio e fronteggiarlo, faranno una scoperta incredibile non appena inseritisi nella luna. Il tutto mentre i rispettivi famigliari se la vedono brutta sulla terra. Sonny, il figlio di Brian Harper (Wilson), esce di galera, dove è rinchiuso per un atto non grave non specificato, grazie a Jocinda Fowler (Berry), che, con il marito è ormai in rotta di collisione, proprio come la luna con la terra; intanto, il giovane cospirazionista KC Houseman (Bradley) ha una mamma in sedia a rotelle, malata di Alzheimer, in cura presso una apposita struttura. Quando i tre partono, Fowler fa dare a Sonny Harper (Charlie Plummer), la cui patente è stata ritirata ante-galera, un’auto da guidare, perché faccia arrivare sani e salvi il figlio della donna e la babysitter dall’ex marito di lei: oltre ai fenomeni di ordine naturalistico-ambientale causati dalla luna, il ragazzo dovrà affrontare alcuni delinquenti perditempo molto pericolosi che, come lui, vogliono appropriarsi delle maschere per l’ossigeno. Il rapporto fra Brian Harper e suo figlio non è dei migliori all’inizio, ma, con l’impresa per terra di Sonny e per spazio del padre, l’avvicinamento fra i due sarà felicemente inevitabile. Jocinda opta con coraggio per la spedizione lunare, invece di correre dal figlio: per lei, è questa la direzione corretta per salvare tutti, in primis lui, piccolino e innocente. La storia fa cilecca. Vediamo perché.

F2) Halle Berry al photocall del film


Nella figura F2 Halle Berry posa per la presentazione del suo ultimo film, Moonfall.
Fonte: https://tomandlorenzo.com/wp-content/uploads/2022/02/Patrick-Wilson-Halle-Berry-Moonfall-Movie-Premiere-Red-Carpet-Tom-Lorenzo-Site-11.jpg

Analisi e recensione
A Moonfall darei un voto discreto per la capacità di intrattenere e un voto buono o, anche, ottimo per le interpretazioni, soprattutto del cast principale. Tuttavia, ritengo che la sceneggiatura raggiunga a mala pena la sufficienza. È vero che è un film di genere fantastico o, più tecnicamente, fantascientifico, quindi con una visione delle cose distorta, ma c’è un limite, dato dall’intelligenza. Che dentro la luna ci sia un mondo creato da un’entità di difficile definizione attratta dalla tecnologia umana è divertente, ma proprio poco immaginabile. Mentre in quel film meraviglioso degli anni 90 che giusto Roland Emmerich diresse e coprodusse, sto parlando di Independence day, con Will Smith, l’iter narrativo, i dialoghi, l’effetto sorpresa erano strepitosi e persino credibili, qui assistiamo a un prodotto, come racconto, ben poco convincente. Certo, alcune scene di Moonfall sono, ahimè, note anche a noi: mi riferisco agli allagamenti delle città, alle onde anomale e alle spaccature della crosta terrestre. Rispetto a questi fenomeni, evviva ciò che, almeno per ora, è solo fantastico! Ma anche l’irreale deve avere una logica, una credibilità narrativa, una forza invasiva ed emotiva, filmicamente. Il film si fa guardare, dall’inizio alla fine, purché non ci si domandi nulla, prendendo quanto arriva come fosse un gioco. Con la pandemia del XXI secolo, ci si può aspettare quasi di tutto, è vero, ma il nemico del film e gli eroi che lo abbattono sembrano tratti da un fumetto: abbiamo tutti bisogno di distrazione, ma anche di credere. La fotografia e gli effetti speciali sono l’una magnifica e gli altri efficaci e, insieme agli attori, costituiscono un punto di forza del film. A proposito, la luna è strepitosa!

F3) Un momento del film, la luna quasi sulla terra


Le figura 3 mostra un momento del film quando la popolazione sconvolta si trova davanti alla luna.
Fonte: https://www.asiaticafilmmediale.it/wp-content/uploads/2022/01/Il-regista-di-Moonfall-rivela-le-origini-dietro-Fake-Moon.jpg

Conclusione – Sì/no
Moonfall non è violento, è adatto a tutti, il che è positivo, e ha un happy ending immaginabile; alletta vederlo fino alla fine. Il film sembra voler trasmettere, anche, dei messaggi, come quello di lottare con risolutezza nel nome del benessere, non solo proprio o dei propri cari, ma del mondo intero; o come il valore della famiglia, rappresentato, in particolare, dal riavvicinamento padre-figlio, consci entrambi di avere ciascuno frainteso l’altro; o come l’amore, che può arrivare, persino, in situazioni apparentemente lontane dal romanticismo e conflittuali: il rapporto professionale fra gli astronauti Jocinda e Bryan sembra dirigersi, con la luna alle porte, verso un’area sentimentale, anche perché sono la complicità e l’intesa mentale che, insieme alla chimica, spingono una coppia riuscita a diventare tale; o, infine, come il valore del riscatto, quello di Sonny, ex-galeotto, rispetto alle colpe da lui commesse, avendo l’opportunità di fare del bene. Il film ci fa passare due ore light. Si potrebbe obiettare che, con l’attuale situazione dell’Ucraina, cui va ogni nostra speranza e preghiera, vedere un film di guerra, pur fantascientifica, non sia il massimo; però, non si può denigrare il patrimonio investito o il lavoro senza dubbio speso in Moonfall, perché è in atto una guerra, forse, mondiale, ad opera di un fanatico che ci fa tornare alla mente un omuncolo del passato con i baffetti. L’arte deve vincere sulla violenza. Moonfall è leggero e va bene, perché, per lo meno, ci fa ridere, il che è quasi sempre un bene. Voto: 6+

Trailer in v.o.: https://www.youtube.com/watch?v=ivIwdQBlS10
Trailer in italiano: https://www.youtube.com/watch?v=m2PEbwWhavw

F4) Il regista di Moonfall, Roland Emmerich


Nella figura 4 il regista del film, Roland Emmerich, su un set ‘lunare’ ad hoc.
Fonte: https://www.ciakmagazine.it/wp-content/uploads/2021/09/Moonfall-Roland-Emmerich.jpeg

 

Alessandra Basile

Attrice e Autrice. Ha collaborato con la Comunicazione Corporate di un’azienda. Ha una formazione in Life coaching (per un periodo ICF) e una laurea in Giurisprudenza. Presiede la Associazione Effort Abvp con la quale ha interpretato e prodotto diversi spettacoli teatrali a tematica sociale, fra i quali una pièce contro la violenza domestica, ‘Dolores’, della cui versione italiana è co-autrice Siae. Ha scritto ‘Films on The Road’, un libro sul cinema girato in Italia, edito Geo4Map. Scrive di film e spettacoli teatrali con l’occhio dell’Attrice, il suo primo mestiere, e intervista persone e personaggi, soprattutto del mondo dello spettacolo. Email: Alessandra.Basile@outlook.com Sito web: www.alessandrabasileattrice.com