Millennial, Brexit e mercati in bilico

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Il missile Millennial negli Stati Uniti?

C’è un fattore comune alle difficoltà che ha il Regno Unito a uscire dall’Unione Europea rispetto agli scenari presenti in molti altri Paesi del mondo.

Il problema è che il mondo intero si sta dividendo non in due ma in tre fazioni. La destra, la sinistra e i negazionisti della destra e della sinistra, che io chiamo benevolmente i Millennial-Mentality. I sostenitori della mentalità Millennial.

Il 2 febbraio prossimo a Torino, all’università SAA esamineremo le conseguenze sui mercati in prospettiva di questo fenomeno, insieme con Riccardo Guidi, Luca Giusti e Giovanni Cuniberti, nell’imperdibile Meeting dei Mercati Internazionali, edizione straordinaria del Traders’ tour di Torino.

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La nuova generazione Millennial infatti sta diffondendo tutta la propria angoscia esistenziale nel mondo intero.

Io voglio bene ai Millennial. Contesto il loro modello mentale ma voglio loro bene.

Ho tre figli Millennial, appartenenti alle tre diverse generazioni di Millennial, fino all’ultima, quella nata con gli smartphone in mano, perché sembra già ce l’avessero nella pancia della mamma.

I Millennial hanno visto la parte ingiusta del mondo, quella della incredibilmente sbagliata distribuzione della ricchezza, della barbarica concorrenza fra operai al costo più basso, della negazione del capitalismo illuminato e dell’approdo al capitalismo scellerato, globalista e sostanzialmente suicida.

La suddivisione del mondo in tre fasce assolutamente orizzontali, corrispondenti alle tre fazioni descritte sopra, e quasi indipendenti dai livelli di reddito, ha creato e continuerà a creare nel mondo fenomeni curiosissimi.

I negazionisti della destra e della sinistra hanno vinto in Inghilterra, generando quel mostro chiamato Brexit. Hanno vinto in Francia, prima eleggendo l’incredibile Macron, poi prontamente sconfessato dai Gilet gialli (a loro volta negazionisti a oltranza), in Italia, con le curiose vicende del nostro governo che pensa di affermare una posizione più rilevante del nostro Paese sbeffeggiando l’Europa (cosa che possiamo fare noi che scriviamo, ma non dovrebbe mai fare un politico), piuttosto che distribuendo improbabili, dirigistici e pseudo socialisteggianti redditi di cittadinanza, in Germania, dove i Verdi emergono mettendo in crisi destra e sinistra, con una politica che, anzitutto, nega la destra e la sinistra e per il resto si vedrà.

Le conseguenze sui mercati di tali follie sono ancora tutte da esplorare ed esplodere. Della clamorosa débacle di Theresa May al Parlamento inglese della sera del 15 gennaio, i mercati sembrano aver fatto finta di niente. Ma non durerà a lungo.

I mercati stanno attendendo il grave rischio che incombe su di loro non tanto nel 2019, o quanto meno non nei primi otto-move mesi del 2019.

I mercati cercheranno di riprendersi nelle prossime settimane, dopo che avranno trovato un punto di supporto adeguato, probabilmente più giù di dove sono arrivati ora.

Torneranno poi a galoppare, illudendo molti.

Poi, la malattia innescata dai Millennial potrebbe colpire gli Stati Uniti, in modo molto più acuto di quanto Trump riesca a fare. Trump è un repubblicano sui generis. I mercati si stupiscono, ma hanno imparato a non temerlo più di tanto. Morde meno di quanto abbaia.

Un presidente americano a 5 stelle, invece, diventerebbe e diventerà il vero problema, prendendo a prestito il caso italiano e riportandolo sugli Stati Uniti.

L’Italia non può essere paragonata agli Stati Uniti? Certo che no! Ma i Millennial sono un fenomeno mondiale. La mentalità Millennial si è radicata, figlia di un capitalismo miope che non ha fatto alcuna distinzione fra Tien An Men e Piazza San Venceslao, fra Shangai e Varsavia, fra Pechino e Roma. Figlia di un capitalismo cui manca una sola cosa: una concorrenza seria che lo riconduca alla ragione del binomio inscindibile fra capitalismo e democrazia.

Quando le borse sbatteranno contro i Millennial, sbatteranno duro. In un modo peggiore di come abbiamo mai visto nella storia.

Vogliamo parlarne? Il Meeting dei Mercati Internazionali è stato voluto da me per questa ragione: una occasione imperdibile per capire i mercati dei prossimi mesi e anni. Anche, per capire come proteggerci dalla tempesta in arrivo di cui nessuno vuol parlare esplicitamente. Arriverà.

E arriverà dopo un eccesso di ritornata euforia. Iscriviti al meeting, clicca qui sotto:

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Cari figli, finché non sbatterete il muso, e duramente, contro la realtà non capirete che negare destra e sinistra non ha senso, è come negare che esista la paura e l’avidità, di cui destra e sinistra sono la rappresentazione politica.

La storia vuole continuità. Quando trova il vuoto lo riempie, come può. Per questo, non è saggio lasciare vuoti da riempire.

Arrivederci a Torino!

 

Maurizio Monti

 

Editore TRADERS’ Magazine Italia