Mercati in agosto: turbolenza in arrivo?

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Tempi che cambiano, e tanto.

Il 13 luglio scorso, il Nasdaq esordiva nella settimana con un massimo storico, seguito da una pesante candela ribassista. Creava un range di circa 700 punti toccando il minimo a 10358. Minimo poi violato in volatilità di una cinquantina di punti venerdì 24 luglio, dopo due settimane trascorse all’interno di quel range.

La barra negativa del 13 luglio era replicata perfettamente dall’S&P500: con la differenza che l’S&P500 andava a disegnare una divergenza violando i massimi della settimana e andando a posizionarsi su un range superiore rispetto ai massimi del 9 giugno. Giovedì 23 luglio e venerdì 24 luglio si piegava a due barre ribassiste consecutive.

Consimile all’S&P500, il comportamento del Dow Jones e quindi anche esso in sostanziale divergenza rispetto al Nasdaq.

È nota la nostra previsione, pubblicata nelle ultime quattro settimane a più riprese, che vedeva nel 16 luglio più o meno quattro giorni un punto di inversione da un minimo o da un massimo: risulta evidente che si sia trattato di un massimo, che, nel caso dell’S&P500 si è verificato con un giorno di ritardo rispetto al timing di previsione.

Le chiusure di venerdì scorso non hanno affatto rotto i supporti, neanche quelli più prossimi: tecnicamente, quindi, l’inversione non è ancora verificata e lo sarà solo a condizione che non ci siano nuovi massimi rispetto a quelli delle ultime due settimane, e che nel frattempo ci sia almeno l’affondo ad un primo supporto.

Nel caso dell’S&P500 stiamo parlando di 3150. Se rotto al ribasso, 3105. Seguito, in caso di continuazione, da 2965, 2873 e 2725.

Per le prossime settimane, i nostri algoritmi vedono molta confusione, con punti di inversione ravvicinati nel tempo: un timing possibile al 31 luglio, con importanza non troppo rilevante, ma seguito da una previsione di turbolenza dal 4 agosto in poi. Di nuovo punto di inversione fra il 14 e il 17 agosto, più o meno quattro giorni. Poi di nuovo 28-31 agosto e 5-8 settembre.

Quando le previsioni delle date dei timing di inversione sono così ravvicinate, significa turbolenza, probabilità di swing molto grandi, rotture di supporti e di resistenze. In definitiva, un mercato da monitorare con molta attenzione. Insomma, un agosto agitato.

Un numero minore di volte può significare anche l’inverso: calma piatta, per equilibrio di forze. Ma la previsione di turbolenza quadra, a nostro avviso, anche con altri fattori, primo fra tutti la perfetta centratura del momento 16 luglio come fase potenziale di inversione temporanea dei mercati.

In regime di continuo intervento delle Banche Centrali, ovviamente, le previsioni ribassiste sono tutte da verificare.

Sembra, fra l’altro, che facciano arrabbiare tanti, specialmente i sostenitori ad oltranza di Trump, in questo momento in evidente difficoltà dopo che l’Onnipotente ha indossato la mascherina e mostra addirittura pentimento per alcune ingiustificabili boiate scritte su Twitter.

Magari in altra occasione cercheremo di dare una lucida spiegazione a questo fenomeno, che a noi appare demenziale, con tutto il rispetto verso chi si arrabbia, ovviamente.

I mercati temono l’intensificarsi della guerra Usa-Cina: questo è stato detto per dare una giustificazione alla temporanea incertezza delle borse. Si tratta dell’opinione dei consueti giornalisti finanziari grafomani.

La Cina è all’inizio di un lungo percorso che la vedrà sempre più esclusa dai mercati mondiali. E gli Usa sono all’inizio di una lunga guerra che vedrà indeboliti anche loro, con la grave tendenziale conseguenza di perdita di fiducia nei confronti del dollaro. Il mondo, nei prossimi cinque anni, rivoluzionerà tutti i propri assetti politici e finanziari. Questa è la nostra visione, esposta da anni e tale rimane fino a prova contraria.

Nel webinar del 27 luglio scorso, insieme con Fabrizio Mastroforti, abbiamo discusso delle conseguenze sul mercato valutario della possibile inversione di breve termine del trend rialzista delle borse: se è in atto, o se è soltanto una piccola pausa. Che cosa avviene al dollaro, che chiude la settimana con un dollar index diretto verso il profondo sud, quali prospettive per l’euro, in apparenza sempre più forte, e con punti di riacquisto sempre più alti. Un’ora di Cultura finanziaria da passare insieme nella calda serata estiva, clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

 

P.S.: Lo so: alcuni stanno prendendo con furore la tastiera del computer per dirmi: ma come si fa a dire che …. la Cina, il dollaro, gli Stati Uniti …. Ripeto: questa è la nostra opinione, da anni, tale rimane fino a prova contraria.
I tempi stanno cambiando, sai? Veramente cambiando e tanto. Parliamone insieme nel webinar, clicca per iscriverti e vedi la registrazione. 

Maurizio Monti

 

Editore TRADERS’ Magazine Italia