Un “Manuale d’amore” per tutti, psicopatici esclusi: i segnali per riconoscerli e i consigli per amare in modo sano

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Barbara Majnoni e Elisabetta Notaro durante l’intervista. Un momento dell’intervista su “Manuale d’amore”, Giraldi Editore. Fonte: Ph. Alessandra Basile

Barbara Majnoni (giornalista e grafologa) e Elisabetta Notaro (psicologa e psicoterapeuta) hanno unito le loro forze ed esperienze – scoprendo un’intesa da amiche e conoscendosi la prima volta, de visu, proprio la sera dell’intervista – per scrivere, a quattro mani, il loro “Manuale d’amore, come costruire una relazione intensa e felice” (Giraldi Editore). L’argomento principale è intuibile, ma vediamo che cosa ci hanno raccontato venerdì 18 novembre, un paio di settimane fa.

Barbara Majnoni ed Elisabetta Notaro si sono telematicamente e telefonicamente incontrate durante i vari Lockdown, periodo nel quale è nata l’idea del libro, che loro, scherzandoci un pò su, definiscono “figlio del Covid”. Le due autrici sono partite da studi, analisi, esperienze, vissuti, personali e condivisi, passando alle vicende narrate da amici e, nel caso di Elisabetta, pazienti. Il messaggio del libro sta nell’ultimo capitolo che racchiude quelli antecedenti e, in particolare, diffida dal provare a costruire una relazione con il c.d. psicopatico, facile a definirsi, ma difficile da individuare. Ci sono, però, dei segnali d’allarme che mettono in guardia dal rischio di psicopatia. 

Intervista del 18 novembre 2022 – evento del circuito Bookcity a Milano

F1) “Manuale d’amore” di Majnoni-Notaro

Nella figura F1 la pagina interna del libro con le bio delle autrici.
Fonte: per gentile concessione di Barbara Majnoni

Poco prima del talk del circuito Bookcity , all’E’cate Caffè Libreria di Milano, “Scrivere come si parla – quando le giornaliste diventano scrittrici”, moderato da Rossella Bianco (Giraldi Editore) e partecipato, oltre che dalle due scrittrici, anche da Isa Grassano, Assunta Corbo, Marina Moioli, Chiara Bettelli, ci siamo incontrate Majnoni, Notaro e io proprio per l’intervista. 

Video intervista (estratto, montato da Alessandra Basile): https://www.youtube.com/watch?v=gzN3XRM8zSk

Basile: Ciao Barbara, inizio da te. Come e quando è nata l’idea di “Manuale d’amore…

Majnoni: …come costruire una relazione intensa e felice”? è nata dai dialoghi con Elisabetta sulla relazione di coppia sotto tanti aspetti, che ci hanno fatto dire “perché non realizziamo un saggio?”. Il debutto della nostra conoscenza è avvenuto perché stavo scrivendo degli articoli e, non ricordo per quale tematica, mi fu detto di intervistare Elisabetta. Il feeling è stato immediato! La sfinivo, al telefono, con le mie domande. Il mio interesse a porgliele, del resto, era, anche, personale.

Basile: Elisabetta, anche per te c’è stato questo feeling? Qual è la mission del vostro manuale?

Notaro: Sì! Le sue domande mi inducevano a riflettere su tematiche per me importanti come donna e, poi, abbiamo delle menti capaci di intrecciarsi bene. L’amicizia e l’idea di divulgare le nostre riflessioni ai giovani su come costruire una relazione sana ne sono state una diretta conseguenza. Ecco, la mission del nostro libro sta nel far vedere le relazioni, specie in chi ha tutta la vita davanti, come uno specchio, cioè noi attraiamo persone che rispecchiano quelle parti di noi che dobbiamo mettere in luce per lavorarci e calamitare sempre più chi è adatto a noi, senza cercare la persona ideale, ma diventando, ciascuno di noi, la persona dei propri sogni, attirando per risonanza lo stesso genere di individui.

Majnoni: Nel nostro manuale, con cui speriamo che i giovani arrivino prima a comprendere come relazionarsi sentimentalmente in modo sano, parliamo di quelle ferite che, fin dalla nascita, non ci fanno amare e ci impediscono di amare. Si fa un viaggio dell’interiorità, trattando l’amore immaturo, l’arrivo del terzo incomodo e il rischio dei c.d. psicopatici, ma, all’opposto, anche gli ingredienti essenziali alla base di una buona relazione (rispetto, desiderio, pazienza, eros, intimità, mistero, ecc.) e il vero amore, quello della terza età, quando grazie all’esperienza lo si individua.

Basile: C’è molto di voi due in questo libro, immagino, e, forse, dei tuoi pazienti, Elisabetta.

Notaro: Sì, attraverso nomi di fantasia. E ringrazio i miei pazienti. Il manuale serve, anche, a riattivare e a guarire ferite, insomma serve a tutti. Quando Barbara mi ha fatto la proposta di scriverlo, mi ha trovata felice di accettare.

Majnoni: Poi, una volta pronto, abbiamo dovuto aspettare l’esito dall’editore.

F2) Barbara Majnoni

Nella figura F2 la grafologa e giornalista Barbara Majnoni.
Fonte: per gentile concessione di Barbara Majnoni

Basile: Qual è il vostro capitolo preferito?

Notaro: Per me, l’ultimo! Lì diciamo come costruire un amore sano. A tal proposito, vorrei fare un cenno all’innamoramento, spesso confuso con l’amore fra due persone, che è già di per sè qualcosa di vivo, soggetto, come qualsiasi creatura viventa, a delle fasi evolutive; si sono 5 fasi di crescita: l’innamoramento, la differenziazione, la sperimentazione, il riavvicinamento e – alla fine dell’interdipendenza affettiva sana, nella quale ci si nutre a vicenda, ci si accoglie e sostiene, anche, nei percorsi personali – la creazione. Ogni fase presenta rischi, ostacoli, doni preziosi.

Basile: La vostra scrittura, dunque la lettura del manuale, è facile e scorrevole. Barbara, il tuo capitolo numero uno qual è?

Majnoni: Il capitolo sulla complicità, perché ho raccontato la storia – oggi divertente da leggere, ma allora fonte di preoccupazioni quando la vivevo – di mia madre e del suo compagno, purtroppo mancato, che sembravano il gatto e la volpe. Dentro di noi c’è il bambino che gioca, c’è l’entusiasmo: è importante capirlo e averlo ed è bello rivederlo in una coppia della terza età, poiché regala ottimismo.

Notaro: Spesso, dopo tante delusioni, si afferma “l’amore non esiste”, ma è quello romantico e decadente che non esiste, quello delle favole. Credere nell’amore è la soluzione a una serie di problemi sociali, violenza sulle donne incluso.

Majnoni: L’idea è che il futuro possa regalarci i doni dell’amore, perciò non va perso l’entusiasmo.

Basile: Elisabetta, come si riconosce la persona giusta, evitando, invece, quella sbagliata?

Notaro: Non ci sono persone da evitare, psicopatici a parte. Guidati dalle emozioni che proviamo, veniamo attratti dal miglior maestro che, in quel momento, possiamo trovare. Quello è il maestro che ci serve, anche se ci fa soffrire, per lavorare su una nostra ombra. Non veniamo attratti da una relazione a caso ed è meglio viverla, perché rifiutare una ‘chiamata’ potrebbe essere pericoloso, in quanto il partner successivo sarà peggiore. L’errore di voler cambiare l’altro, con l’inevitabile sofferenza che ne deriva, è evitabile se la relazione è vissuta come un allenamento per individuare le nostre parti da sanare. Non esiste il partner sbagliato, semmai dobbiamo diventare, noi, il nostro partner giusto, sintonizzando il maschile e il femminile che sono in noi rendendoli complici. Ciò ci conduce a costruire e vivere delle relazioni felici fuori.

F3) Elisabetta Notaro

Nella figura F3 la psicologa e psicoterapeuta Elisabetta Notaro.
Fonte: per gentile concessione di Barbara Majnoni

Basile: Come si riconoscono ed evitano i partner psicopatici? Mica sempre facile. Specie, se la società collude, specie, con certi atteggiamenti.

Notaro: Verissimo! Il problema è che se ne sa davvero poco, tant’è che ho dovuto fare degli studi approfonditi sul tema. Possiamo riconoscere gli psicopatici grazie a dei segnali che ci allarmano. Le donne, con la loro parte più emotiva, possono cogliere p.e. un senso di inquietudine stando in loro presenza, ma, se non lo ascoltano subito, rischiano di perderlo, perché manipolate dalle parole dei partner, che, a proposito, sovente, sono egocentrici e ‘troppo perfetti’. Lo sguardo degli psicopatici può metterci in allarme: a dispetto di un’eventuale mimica gioviale e complimentosa, hanno occhi freddi, fermi, distaccati, vuoti, come se non ci fosse, dietro che si muove, alcuna emotività.

Basile: Barbara, che prosieguo avranno il libro e il vostro prezioso incontro?

Majnoni: Per il nostro “Manuale d’amore”, ci saranno degli eventi e altri step; quanto a noi, ci saranno sviluppi, magari un nuovo libro a quattro mani e, forse, l’argomento ci è già chiaro.

Basile: Vi faccio molti complimenti, in attesa di leggere il vostro prossimo libro.

Conclusione
Concludo con una frase piena di significato e valore passatami proprio dalle mie due intervistate: bisogna imparare a restituire il bene con gli interessi e il male con lo sconto. Naturalmente, se si vuole davvero che il primo vinca. Libri come il “Manuale d’amore” di Barbara Majnoni e Elisabetta Notaro dovrebbero circolare nelle scuole e presenziare nelle librerie di tutti. Avanti tutta!

F4) Copertina di “Manuale d’amore” di Majnoni-Notaro

Nella figura F4 il libro scritto a quattro mani dalle due autrici.
Fonte: ph. Alessandra Basile

Alessandra Basile

Attrice e Autrice. Ha collaborato con la Comunicazione Corporate di un’azienda. Ha una formazione in Life coaching (per un periodo ICF) e una laurea in Giurisprudenza. Presiede la Associazione Effort Abvp con la quale ha interpretato e prodotto diversi spettacoli teatrali a tematica sociale, fra i quali una pièce contro la violenza domestica, ‘Dolores’, della cui versione italiana è co-autrice Siae. Ha scritto ‘Films on The Road’, un libro sul cinema girato in Italia, edito Geo4Map. Scrive di film e spettacoli teatrali con l’occhio dell’Attrice, il suo primo mestiere, e intervista persone e personaggi, soprattutto del mondo dello spettacolo. Email: Alessandra.Basile@outlook.com Sito web: www.alessandrabasileattrice.com