Inversione in corso sul mercato valutario? Quali conseguenze?

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Addirittura necessario

Il 6 gennaio scorso una banda di scalmanati assaltava il parlamento americano.

Abbiamo assistito ad alcune scene incredibili. Se non ci fossero anche usciti morti e feriti, avremmo perfino sorriso di quanto accaduto.

Doveva però essere una data particolare. Perché in quel giorno avvenivano in contemporanea alcuni fenomeni: il primo, i future dei treasury decennali americani acceleravano e di molto la loro discesa, discostandosi in forte ribasso rispetto alla linea di trend che avevano seguito dal 29 settembre 2020.

L’inizio di una accelerazione ribassista che avrebbe acquisito forza nel corso delle successive settimane.

Il secondo fenomeno, contemporaneo, è stato l’inversione di tendenza del dollaro contro yen. Il dollaro virava dal livello minimo 102.59 per cominciare una salita che lo avrebbe visto solleticare, come sta facendo ora, l’area 110.

Il dollaro, cioè, rispettando la statistica di trend sui presidenti democratici, è sembrato tornare forte, rovesciando, almeno temporaneamente, molti trend sui mercati valutari.

In questo primo trimestre 2021, abbiamo assistito ad un mercato forex molto altalenante, con rovesciamenti di fronte piuttosto repentini e molti falsi segnali.

Lo stesso eurodollaro, proprio il 6 gennaio, terzo e certamente non ultimo fenomeno, toccava il suo massimo relativo di periodo.

Se calcoli l’ultimo range, costituito dal massimo di gennaio 2018 con il minimo di marzo 2020, ti accorgi che detto massimo di periodo è avvenuto sul nostro livello statistico dell’87.50%, al valore di 1.2350.

Si è trattato di un massimo importante da cui l’eurodollaro è sceso rapidamente e ora i livelli di supporto 1.17 e 1.16 sono ormai molto vicini.

Siamo quindi in una fase di inversione dei trend. Come tutte le fasi di inversione, ha dato preavvisi fin dalle tre settimane precedenti, con falsi segnali continui dal 15 dicembre ai primi di gennaio.

E nelle numerose fasi di assestamento prima che i nuovi trend si consolidino, dovremo attenderci qualche cosa di analogo.

Più che mai, questa analisi richiama alla nostra memoria l’applicazione di una regola per i nuovi anni venti: diversificare i sottostanti non basta più, devi diversificare le strategie. E operare sempre con una logica di portafoglio multi-strategia.

Dal27 marzo, fino a martedì 30 marzo scorso, è anadato in onda sul nostro canale webinar, in multiedizione, una analisi che ho condotto in collaborazione con Luciano Lo Casto per dimostrare i grandi risultati che possono essere ottenuti applicando tale regola.

Ho illustrato alcune operazioni effettuate, alcune anche in corso in piattaforma, tratte dal Forex Delizioso: i risultati, le prossime operazioni che faremo, il drawdown ZERO sul capitale che abbiamo ottenuto. 65% di operazioni effettivamente positive, al netto anche di quelle chiuse a pareggio, e un profit factor di 2,21.

Ho mostrato anche nella realtà che cosa significa portafoglio multi-strategia per avere reale grande successo nel complicato mercato forex contemporaneo: clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

P.S.: Se fai trading sul forex, troverai il webinar molto interessante. Se non lo fai pensa seriamente di farlo. Il forex è una formidabile forma, essa stessa, di diversificazione di un portafoglio complessivo.
Clicca per iscriverti e vedi la registrazione, condividi con noi una grande esperienza, ti sarà estremamente utile, se non addirittura necessaria.

Maurizio Monti

 

Editore Istituto Svizzero della Borsa