E insieme cambieremo il mondo

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Molto, molto di più

Ieri, i mercati azionari americani erano chiusi. E quando l’America riposa, gli altri mercati attendono il risveglio.

Era la mattina del 4 aprile 1968, Martin Luther King stava dormendo fino a tardi. La sera precedente le cronache ci raccontano che aveva scherzato con i suoi amici, in una lotta di cuscini nella sua stanza di motel.

Quando di alzò, si affacciò dal balcone della sua stanza, si fermò, giusto per capire se il clima gli consigliava di mettersi la giacca.

Da una finestra a circa 60 metri di distanza, James Earl Ray puntò il mirino del suo fucile, vide dal mirino il collo di Martin e premette il grilletto.

I mercati americani si fermano per qualche cosa di importante. E ricordare Martin è qualcosa di importante, più che mai per l’America di oggi.

Martin Luther King visse in un’epoca che può insegnarci molto. Figlio del profondo sud degli Stati Uniti, visse sulla sua pelle non solo la negazione delle pari opportunità fra bianchi e neri, ma le quotidiane umiliazioni a cui le persone di colore erano sottoposte.

Pensa per un attimo, che cosa significhi essere cacciato dai negozi per i bianchi, dai ristoranti per i bianchi, dai bagni per i bianchi, dalle fontane d’acqua per i bianchi.

Pensa che cosa significhi essere invitato ad alzarsi, in autobus, per far sedere i bianchi. Pensa che cosa significhi essere schiaffeggiato da una donna che inveiva: “Il piccolo negro mi ha pestato un piede!”…

L’America era due società, diseguali e separate.

Oggi, l’America è ancora due società.

La diseguaglianza e la separazione fra le due società non è più solo l’America dei bianchi e l’America dei neri. È qualcosa di più complesso, che proviene da un sentiment che ha invaso il mondo intero.

È la separazione degli Have e Not Have. E la disuguaglianza che si è generata è tale e così gigantesca, che i due mondi si guardano da lontano, ignorando completamente l’uno le esigenze e le ragioni dell’altro. Anzi con il sogno di poter premere un grilletto per eliminare quella fastidiosa altra parte del mondo.

È talmente grande la lontananza siderale dei due mondi, che spesso negli Have trovi persone che non sono realmente degli Have, ma che sperano di diventarlo, rendendosi servi di qualcuno che Have lo è sul serio.

È un tentativo, alle volte goffo e disperato di “esserci”, di essere dall’altra parte, dalla parte del privilegio, disponibili a tutto pur di essere dalla parte “giusta”.

Il mondo della finanza è pieno di tali goffi individui, li riconosci facilmente, nella loro fisiognomica normo-trombonica.

Dovremmo capire un po’ meglio perché ieri l’America ricordava Martin Luther King.

L’America, oggi come a quel tempo, ha bisogno di una profonda ricostruzione morale. E, in misura diversa ma simile, anche la vecchia Europa ha necessità di tornare a riconoscersi in alcuni valori dimenticati.

Perché ti parlo di Martin Luther King? Vedi, tanti anni fa io ho trovato nel trading qualche cosa che ha profondamente influenzato la mia vita.

Il trading è passione inesauribile. Basato sulle probabilità e quindi non finisci mai di scoprirlo.

Tanti anni fa, quando grazie a splendidi collaboratori e a tecnologie raffinate, ho potuto far esplodere le mie energie nella direzione dell’editoria, ho avuto un unico obiettivo: diffondere ad un maggior numero di persone possibile la Cultura Finanziaria accumulata n decenni di presenza sul mercato.

L’Istituto Svizzero della Borsa dà lavoro a 34 persone, collocate in sei paesi diversi del mondo, dall’Argentina al Vietnam, passando per la Spagna, l’Italia, la Svizzera, l’Albania.

Oggi, l’Istituto apre le sue porte, per alcuni giorni, a cinque candidati, che vogliano fare del trading una professione che li renda vincenti, soddisfatti, appagati, tramite un percorso formativo di altissimo livello, lo stesso che l’Istituto offre normalmente agli operatori del mondo professionale.

Sì, vorremmo diventare presto 39. E continuare a crescere, per diffondere Cultura finanziaria. Questo è il nostro obiettivo. Questo è ciò che vogliamo raggiungere.

Perché la Cultura affranca le disuguaglianze e ci rende tutti liberi ed uguali. Ci rende simili a Martin, che sognava e condivideva quel sogno. Ricordi? I have a dream …

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P.S.: Per cambiare il mondo, dobbiamo essere indipendenti e felici. Il trading può darci questo. Indipendenza e felicità. Cambiamo il mondo, insieme.

Se condividi questo obiettivo, che non è solo “fare i soldi con il trading”, ma è molto molto di più, allora manda una email a info@istitutosvizzerodellaborsa.ch comunicando il tuo numero di telefono, oppure manda un messaggio whatsapp o SMS al numero 3208756444, scrivendo “Professional Trading”.

Questo cambierà la tua vita. E insieme cambieremo il mondo.

 

Maurizio Monti

  Editore Istituto Svizzero della Borsa