Hai visto l’EURUSD venerdì?

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Euforia e panico, comprendi le conseguenze   

L’amico Corrado Rondelli, altro giorno, mi diceva di essere entrato short sull’EURUSD, in pieno controtrend di breve. E di avere preso un bel profitto dall’operazione. Il suo metodo, basato su Ichimoku, di cui è grande maestro, gli aveva fatto individuare con esattezza una inversione temporanea del trend.

Molto spesso, sistemi di trading che hanno origini diverse e utilizzano metodi differenti coincidono nel risultato.

Infatti, la matematica dei nostri sistemi algoritmici dava ragione in pieno a Corrado. Te lo dimostro con un calcolo matematico molto semplice di cui mi hai sentito parlare tante altre volte e che mi rende, come sai, contrario o quanto meno molto tiepido a credere ai livelli di fibonacci.

Se tracci il daily del grafico EURUSD, ti accorgi che l’ultimo massimo importante è stato fatto il 9 marzo 2020 al prezzo di 1.1495. Stiamo parlando di forex, può esserci qualche pip di differenza da piattaforma a piattaforma ma non cambia la sostanza.

Il minimo che ne è seguito è stato fatto il 23 marzo, a 1.0636. Se provi a fare la sottrazione fra massimo e minimo, ottieni 859 pips. Se calcoli l’87.50% di 859, ottieni circa 751 pips. Se aggiungi al minimo di cui sopra 751 pips, ottieni 1.1387.

Il massimo fatto da EURUSD venerdì è stato 1.1384, 3 pips sotto l’87,50% del range. Livello da cui è venuto giù, con una candela ribassista molto evidente, rompendo poi il supporto a 1.1328 e chiudendo a 1.1290.

Se vuoi tracciare i livelli sul grafico, togliendo quelli di fibonacci e mettendo l’87.50% del range, lo vedi anche visivamente.

Attenzione: il nostro è un sistema algoritmico che utilizza anche altri indicatori, per dare segnale di ingresso. Ma l’87,50% del range è un livello critico, da monitorare e tracciare sempre. Insieme con altri livelli importanti utilizzati dal nostro algoritmo, primo fra tutti il 12.50% del range (cioè il livello simmetricamente opposto).

Ti dico di più: i livelli che vengono utilizzati dai nostri algoritmi non derivano da una interpretazione fideistica di estensione di un calcolo nato per dimostrare la moltiplicazione dei conigli di un allevamento (quale è fibonacci), ma da una scienza esatta: è la dinamica mentale, infatti, a fornire la prova scientifica dell’esattezza dei livelli di cui parliamo.

Con questo voglio dirti che sono gli algoritmi e i metodi sistematici a dominare i mercati. Il metodo sistematico è la riproduzione manuale di un algoritmo ripetibile. Alcuni sistemi algoritmici, infatti, sono riproducibili manualmente, altri richiedono l’automazione.

Lunedì 8 giugno scorso, su Traders’ Webinar, abbiamo parlato di un algoritmo che ha rivoluzionato l’approccio automatico ai mercati. Nato da una previsione molto serena e resa pubblica con ampio anticipo nel 2018 e 2019, riguardante la nostra visione di un biennio 2020-2021 molto complesso, Quasar, l’algoritmo di cui abbiamo parlato, è stato sviluppato pensando alla volatilità e al comportamento a strappi tipico dei mercati in preda a euforia alternata a panico. L’epoca che stiamo vivendo ora.

È una cosa saggia mettere almeno una parte del tuo portafoglio di trading o di investimento su algoritmi automatici. L’occasione ti viene offerta da Quasar, ora presente anche nell’eccezionale versione Quasar Scalping, che puoi utilizzare anche in parallelo per diversificare ancora di più il tuo portafoglio. Te lo abbiamo spiegato con tutti i dettagli e ti abbiamo mostrato i risultati, clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

Il concetto di euforia alternata a panico, nella misura che stiamo vivendo, non ha precedenti nella storia. Ecco perché la maggior parte dei sistemi algoritmici è andato in crash negli ultimi mesi. Ecco perché molti produttori hanno finito con il trincerarsi con l’insegnamento e l’invito al fai da te nel trading algoritmico: impostazione che forse può soddisfare una minoranza, ma che rende il trader o l’investitore che segue quella strada ancora più solo e ancora più disperato nei momenti di drawdown e difficoltà.

Noi pensiamo che ognuno debba fare il suo mestiere. Il trader deve produrre profitti sul suo conto. L’ingegnere, lo sviluppatore, l’organizzazione produttrice di un sistema algoritmico deve concepire prodotti adeguati per le finalità di un trading efficace.

All’Istituto Svizzero della Borsa, da sempre, facciamo questo, dalla mattina alla sera e spesso anche dalla sera alla mattina. Concepiamo sistemi di trading: applicabili a mano o automatici, ma sistemi replicabili, scientificamente provati. Questa è la strada giusta: condividi con noi un’ora di Cultura finanziaria di trading di altissimo livello, clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

Maurizio Monti

 

Editore TRADERS’ Magazine Italia