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Il grande rischio della superficialità

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L’impronta della Cultura.

Leland era cresciuto in una famiglia molto numerosa, insieme con altri sette fra sorelle e fratelli, in quella che oggi si chiama la cittadina di Colonie, nello stato di New York.

Era nato l’8 marzo del 1824, i genitori, Josiah ed Elizabeth, erano agricoltori. Gli antenati si erano stabiliti in quella zona fin dal diciassettesimo secolo e di generazione in generazione la tenuta agricola era cresciuta.

Josiah ed Elizabeth, sia pure a prezzo di duro lavoro, avevano acquisito una condizione di relativo benessere, che permise loro di far studiare i figli.

Leland divenne avvocato, laureandosi al Cazenovia Seminary, nella zona di New York, ma fin dalla più giovane età aveva dimostrato eccezionale intraprendenza.

A 25 anni, Leland conobbe Jane Elizabeth: i due si sposarono, l’anno dopo, nel 1850 e fu un esempio di unione perfetta.

Leland lavorava intensamente per costruirsi una posizione sociale ed economica di rilievo ed era sostenuto nei suoi obiettivi dalla consorte, che lo motivava e lo sosteneva. 

Ebbero un figlio, Leland Junior, che ovviamente adoravano e lo fecero studiare nel prestigioso college di Harvard.

Purtroppo, in un viaggio in Europa, a Firenze il ragazzo si ammalò di febbre tifoide e morì.

Leland e Jane volevano fare qualcosa di grande per immortalare il proprio ragazzo.

Così, un giorno presero un treno. Scesero a Boston e si diressero verso la Harvard University.

I due provenivano dal mondo agricolo dei dintorni di New York. Vestivano in modo modesto, malgrado la loro condizione sociale fosse divenuta, nel frattempo molto elevata.

Ma avevano anche affrontato un viaggio piuttosto scomodo e i treni dell’epoca non erano certamente i più lussuosi per favorire di vestirsi elegantemente.

Non avevano appuntamento, chiesero di parlare con il Presidente … furono mandati dalla segretaria, che squadrò i due personaggi con diffidenza, opponendo alla loro richiesta che il Presidente era impegnato. 

I due risposero che potevano aspettare e la segretaria li lasciò lì, sperando di liberarsi di loro.

La segretaria non sapeva con chi aveva a che fare. 

I due rimasero tranquillamente ad attendere, mentre dialogavano fra loro. Cosa che facevano sempre, da persone innamorate l’una dell’altro come erano. Farlo a casa o nell’anticamera di Harvard, per loro, era lo stesso.

Così, fu la segretaria a stancarsi e decise di contattare il Presidente, chiedendo di intervenire con un breve colloquio, in modo da allontanare i due. 

Il Presidente non li ricevette ma andò in anticamera verso di loro. Fu molto arrogante nei loro confronti, chiedendo che cosa volessero.

Fu Jane a parlare e, con la gentilezza che le era propria, spiegò che il figlio aveva frequentato Harvard, ma ora era morto. E loro volevano donare ad Harvard qualcosa che ricordasse il loro figlio.

Il Presidente pensò che volessero donare una statua, e rifiutò con disprezzo, dicendo che non poteva trasformare Harvard in un cimitero.

Jane precisò che avrebbero voluto contribuire alla crescita di Harvard, donando un edificio.

Il Presidente scattò … dicendo con altrettanto disprezzo che l’edificio di Harvard era costato più di 7 milioni di dollari, considerando che i due, vestiti in quel modo, non davano certo la sensazione di poter affrontare spese di quel genere.

Jane si rivolse al marito, dicendo che se un edificio di una Università costava così poco, potevano, forse, fondare loro stessi una Università. 

Il marito fece un cenno di assenso … la considerava una idea stimolante … avrebbe fatto qualsiasi cosa per accontentare la moglie e onorare così la memoria del figlio. 

Si congedarono dal Presidente di Harvard, che aveva assunto un’aria attonita, salutandolo con cordialità. 

Ora posso dirti chi era Leland, la persona di cui abbiamo parlato finora. Il suo cognome era Stanford.

Ci vollero alcuni anni per elaborare il progetto. E ci vollero anche 40 milioni di dollari dell’epoca, una cifra impressionante che Leland Stanford era stato in grado di accumulare con le sue attività imprenditoriali.

A Palo Alto in California, nel 1891, fu inaugurata la Leland Stanford Junior University. Quella che oggi è considerata la prima Università al Mondo, collocando Harvard al secondo posto.

La superficialità, la grossolanità, la sufficienza nascondono una grande trappola: la perdita di opportunità, l’incapacità di confronto per crescere, l’incomprensione.

La Cultura è la capacità di sapersi confrontare. L’abilità di crescere prendendo continui spunti dal mondo che ci circonda. 

E’ il nostro modo di concepire la finanza operativa: confronto continuo per migliorare, crescere. E l’invito a farlo, a tutto il nostro Pubblico, senza mai stancarsi.

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P.S.:Due anni dopo avere coronato il suo sogno, Leland Stanford morì. Le sue spoglie riposano nella chiesa della Stanford University.

La moglie Jane resse il distacco dal marito per alcuni anni, proseguendo le opere filantropiche del marito, il vero obiettivo della sua vita. 

Il 28 febbraio del 1905, a 76 anni, a O’ahu, Hawaii, vicino Pearl Harbour, Jane fu assassinata nell’albergo dove era ospite, tramite avvelenamento con la stricnina. Non furono mai trovati i colpevoli.

La loro opera ha lasciato un’impronta di Cultura per i secoli a venire.

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Il 21 giugno prossimo ritorna Opzionaria Friendly Tour nel suo format di una giornata intera di grande Cultura delle opzioni nell’Aula d’Onore della SAA, all’Università di Torino.

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Maurizio Monti

  Editore Istituto Svizzero della Borsa

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