Cretinetti e Rick Rac

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Non si può piacere a tutti

Probabilmente tu sei a conoscenza che il mio consiglio universale, quando si vuole fare del trading qualcosa di più che un hobby o qualcosa con cui perdere 500 euro in modo più rapido che in un casinò, è quello di chiederti:

                               Quanto potrei perdere, facendo trading?

Questa è la domanda, la prima domanda da farsi. Ma è una domanda scomoda.

Il nostro ego non vuole porsi questa domanda. Perché va contro la nostra motivazione, va contro il nostro essere, va contro il nostro orgoglio, ci fa sentire, d’istinto, dei cretinetti di turno a voler intraprendere una attività con cui il nostro primo pensiero è: quanto potrei perdere?

Così, alle volte, capita di vedere reazioni inconsulte contro queste affermazioni (e ovviamente contro chi, come me, le sostiene).Non te ne  sto parlando per raccontarti gli inconvenienti tipici di essere una persona visibile quasi costantemente al Pubblico, non è questo.

È per farti capire quanto sia forte, smisurata e pericolosa la irrazionalità che può animarci quando non riusciamo ad ammettere di fronte a noi stessi che il trading è, anzitutto, gestione delle perdite.

Esiste un metodo di trading che non abbia operazioni in perdita e drawdown? No, non esiste. Così, una cosa è assolutamente CERTA: quando fai trading, che tu perda è CERTO.

È altrettanto certo che tu possa guadagnare? No, non è certo. È certo soltanto che ci sono operazioni in perdita, non è affatto certo che queste siano inferiori a quelle in profitto.

Anzi l’errore di valutazione, l’incidente statistico, il cigno nero, l’imprevisto, il drawdown superiore a quelli storici del passato sono tutte cose dietro l’angolo che incontrerai nella tua vita di trader o di investitore.

Nella settimana appena trascorsa, sono stato ospite di Vision TV, in una diretta Youtube. Al momento del mio primo intervento, un gentile ascoltatore mi ha bollato sulla chat, dicendo che se era il mio momento per parlare, lui poteva andare a prendersi un aperitivo.

Il moderatore della chat ha cancellato prontamente, dopo qualche secondo, il commento malevolo, ma alla mia redazione, che è attentissima su tutti i fenomeni di comunicazione che ci riguardano, siamo in 32 in azienda, non uno, è difficile sfuggano queste cose: e così ho il fermo immagine di questo commento.

Il commento è anonimo (ma guarda: io mi chiamo Maurizio Monti, e lui in pubblico commenta in anonimo).

C’è un Rac come simbolo ed era firmato Rick. Così Rick Rac ha preferito andarsi a prendere un aperitivo piuttosto che ascoltarmi, e, se riteneva superfluo starmi a sentire ha fatto sicuramente bene.

È l’ego a provocare comportamenti come questo. Non perché Rick Rac preferiva prendersi l’aperitivo (consiglierei analcolico, mi sembra già abbastanza via di testa): ma perché ha utilizzato in modo anonimo uno strumento pubblico per mettere in cattiva luce qualcun altro.

Una necessità di sfogarsi di qualche cosa che aveva dentro … vorrei chiedergli quanto ha perso fino ad ora nel suo conto di trading, perché quelli sono gli atteggiamenti da perdente e mi fa più pena che altro.  

Rick Rac ha avuto uno dei comportamenti di cui parlavo all’inizio: lui pensa, questo dice cose scomode, porta sf… ortuna già solo a sentirlo parlare di come gestire le perdite, oppure, una volta ha commentato un titolo, diceva che andava su e invece è andato giù, quindi non capisce nulla … e così via.

Nel trading, tutto è relativo. A priori non c’è nulla, come nella vita. Larry Williams può sbagliare e l’ultimo dei trader di periferia avere trovato la strada giusta. Perché tutto è probabilità, e la probabilità significa che di certo non c’è nulla. Salvo il fatto che, di certo, avrai delle operazioni in perdita.

L’unica strada giusta da percorrere è quella della scienza della probabilità.

Voglio mostrarti come questa scienza può produrre con il suo noiosissimo meccanicismo risultati straordinari. In un webinar in multi-edizione che è andato in onda fino a domenica scorsa, trovi i risultati straordinari di un grande sistema di trading in opzioni sulle azioni americane.

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P.S.: Ti ho raccontato qualche cosa di emblematico, tipico della finanza operativa, ma che nessuno rende noto: una cattiva percezione del denaro e del trading facilita un sentiment negativo nei confronti del mondo. L’umanità viene divisa in due, gli incompetenti e i deus ex machina. Non ci sono vie di mezzo, perché per sentirsi qualcuno alle volte si ha bisogno di crearsi e seguire un mito.

Non cadere in questo tipo di trappole mentali. Sono quelle che ti conducono a perdere. Segui chi vuoi, ma affronta la scomodità della verità. Se riesci a smentire una verità come: non è possibile fare trading senza perdere qualche operazione … chiamami, è così scomodo anche per me pensarlo. Ma dopo 40 anni o quasi di trading è una delle poche verità che ho imparato.

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Maurizio Monti

 

Editore La Mela Deliziosa