Boom!

0
31

Come abbiamo toccato le stelle in men che non si dica sembra già tutto finito?

Uhm, non credo almeno per ora. Da parecchio tempo non si testava nuovamente quota 20.000 di Fib. Come ci è arrivato subito si è sgonfiato ma ci sono almeno 2 motivi che possono identificarne la causa.

Il principale, per me, è che è partito un nuovo mese, con le nuove opzioni per cui quale migliore strategia per mandarle poi a scadenza con valore scarso o nullo se non dirigere il mercato dalla parte opposta. Nel risico finanziario queste sono mosse che stanno alla base dei movimenti, ripeto per me.

Poi in pasto han dato la notizia che osce, ue, fmi, ciccio pasticcio e qui quo qua, hanno sentenziato che l’Italia crescerà molto meno del previsto, che l’economia mondiale rallenta e bla bla bla. Ripeto per me, son tutte belle parole che danno in pasto per motivare i movimenti. Più semplicemente, torno a ripetere, per me, sono giochi finanziari camuffati da notizie.

Morale? Visto che chi muove son sempre le mani forti, saranno le stesse mani che sentenzieranno se si vorrà scendere veramente e allora vedremo saltare tutti i supporti chiave, altrimenti si tornerà a salire.

F1) Fib daily

Fib, grafico daily, si vede chiaramente la fine dell’ondata rialzista e forse l’inizio di quella ribassista almeno nel breve. Continuerà a scendere? Fonte: dati Bull & Bear Finance

 

I livelli chiave rimangono sempre gli stessi, quindi 19600 di Fib è importantissimo anzi, adesso è l’area 19600/730, quella importante. Nel frattempo si è aggiunto un altro livello, non è molto importante ma è interessante tenerlo sotto controllo, parlo del 19200. Per me, se si vuole salire questo livello adesso è diventato lo spartiacque, sotto il quale se ho delle posizioni Long le stopperò e valuterò gli eventuali Short. Per ora preferisco e prediligo i long visto che il mio sistema così mi sta dicendo. Perché? Semplicemente perché anche i volumi (come li calcolo io) per adesso stanno dicendo la stessa cosa. La discesa è avvenuta con una spinta per ora “normale”, niente di che. Se veramente vorranno “caricare” spingendo a ribasso dovranno aumentarli notevolmente, e noi vedremo saltare i livelli di supporto.

F2) Fib intraday

Fib, grafico a 5 minuti, è visibile il movimento ribassista degli ultimi due giorni con il cedimento di 19600 in chiusura di giornata. Sarà cedimento momentaneo o definitivo di questo livello chiave? Fonte: dati Bull & Bear Finance

 

Come si vede bene nella figura 2 del Fib con il cedimento di 19600 il prezzo è atterrato nei pressi del 19200 che ripeto per me adesso è il nuovo spartiacque tra Long e Short. Ora vedremo cosa vorranno fare. L’operatività è impostata, gli stop e i livelli ci sono, vedremo gli sviluppi. Inutile tentare di indovinare.

Per Dax vale l’esatto identico discorso del Fib. Per non scrivere e ripetere gli stessi concetti riporto solo la corrispondenza dei livelli:

  • il 19600 di Fib è l’11000 del Dax;
  • il 19200 è il 10800;

per cui lo spartiacque del Dax tra long e short sta tra 10800/850, livello meglio definito sul Fib che non su Dax!

Ultima cosa, proprio venerdì mi ha contattato una signora lettrice di TRADERS’ Magazine e con mio piacere anche delle cose che scrivo, chiedendomi una delucidazione a questa domanda:

i livelli riportati vengono considerati “brekkati”, rotti, alla chiusura di giornata o già in intraday?

Bella domanda, risposta: NI.

Che significa?

Da molte parti è riportato e forse ormai riconosciuta come valida l’affermazione che un breakout sia dato dalla violazione del prezzo close, la chiusura di fine giornata, di un dato livello. Forse ciò è anche dovuto al fatto che per programmare un algoritmo si usano proprio test del genere.

Io ritengo che NON sia corretto considerare che un livello venga ceduto solo prendendo le 2 variabili livello e prezzo. Io inserisco anche il prezzo OPEN della seduta successiva, ma non solo, ci metto anche una “tolleranza” aggiuntiva.

Morale? Ottengo un’area entro la quale il prezzo può oscillare anche se apparentemente sembra ci sia stato un breakout. Mi spiego meglio.

Il famoso 19600 è un livello CHIAVE per cui venerdì l’avrebbero “brekkato” visto che la giornata ha registrato il close a 19420. Bene, se vorranno scendere e confermare la rottura del livello nel computo della valutazione considererò anche l’open della seduta successiva, quindi l’open di lunedì 11 febbraio sarà importantissimo nel giudicare avvenuto o no il breakout. Per rendere le cose più complicate darò anche una ulteriore possibilità di oscillazione, uno scostamento dal prezzo open di “x punti ”. Vi siete persi? E chi ha mai detto che fare trading sia facile. Comunque qui faccio esempio numerico e chiarificatore.

19600 è il livello brekkato, bene lunedì 11 febbraio immaginiamo di aprire a 19400, gli darò ulteriori x punti di range, immaginiamo 50, che andranno sottratti dal prezzo open, quindi ottengo 19350. Bene sotto 19350 considero il livello definitivamente brekkato. I 50pti ho detto sottratti al prezzo open perché trattasi di breakout a ribasso. Se fosse stato un breakout a rialzo i 50 pti andrebbero sommati all’open. Chiaro no?

Anche dal punto di vista algoritmico creare un test simile ad esempio “dentro” a multicharts o “dentro” a una MT4 è un po’ più complicato del semplicistico test che tutti o quasi tutti utilizzano. Ripeto, e chi ha mai detto che fare trading sia semplice!

Alla prossima.

Bruno Prelli

Bruno Prelli, mi avvicino ai mercati finanziari nel 1993 che da allora seguo costantemente e opero per gestire i miei investimenti. Ho partecipato a diversi concorsi fra cui le 2 edizioni della TRADERS’ Cup ottenendo un secondo posto nel 2014 sulle azioni e il primo posto nell’edizione 2015 sezione algotrading. Seguo costantemente i future sugli indici azionari e sulle azioni italiane. Attivo sui social o tramite il mio canale www.privatetrading.it