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29 ottobre, serata di risate e sorprese

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Analisi e Metodo, non devi confonderli.

 

Allibratori o analisti.

Era la mattina di ieri, 29 ottobre. 

In redazione, prima dell’annuncio di earnings importanti, esaminiamo le previsioni degli analisti.

L’esame è molto semplice, vorrei dire aritmetico.

Quanti prevedono UP, quanti prevedono Down.

Una sorta di rapporto da allibratore, per determinare quanto paga la scommessa in una direzione o in un’altra.

  

29 ottobre, mattina, Microsoft, Google, Meta.

Così, l’analisi, con l’aiuto di alcune fonti specializzate, ci portava il seguente quadro sui tre titoli più importanti che avrebbero annunciato gli earnings dopo la chiusura del mercato:

Microsoft: 26 analisti prevedevano UP, 4 prevedevano DOWN .

Google: 9 analisti prevedevano UP, 20 prevedevano DOWN.

Meta: 41 analisti prevedevano UP, ZERO prevedevano DOWN.

Alle 11.30 del 29 ottobre, sembrava di poter scommettere su Meta quasi ad occhi chiusi, su Microsoft con ottime probabilità.

Mentre su Google, gli analisti avevano una visione non proprio ottimista.

 

29 ottobre, sera e tarda serata.

Fra le 19.30 e le 20, ora europea, la conferenza di Powell muoveva un po’ le acque.

Infatti l’ormai acquisito (dal mercato) taglio dei tassi di dicembre veniva messo in discussione da Powell, che stavolta è stato unico ed impareggiabile, è riuscito a farci ridere, in redazione, per almeno un quarto d’ora.

Un po’ provocato da uno dei giornalisti presenti, Powell ha detto con aria che tradiva una rilevante intima soddisfazione che il taglio di dicembre “is not a foregone conclusion”, che tradurrei in “tutt’altro che scontato”, una bordata alla Presidenza e un riaffermarsi della indipendenza della FED.

Eccezionale Powell. 

Il mercato reagiva in modo piuttosto negativo: l’S&P500 scendeva di circa 70 punti nel giro di 3-4 minuti, per poi recuperare, sperando, probabilmente, negli earnings, visto che il giro con Powell si era volto al peggio.

Alle 21 arrivano gli earnings (siamo nella settimana dell’ora legale asincrona fra USA e Europa, quinid tutto anticipato di un’ora).

  

Boom, tutto il contrario di quello avevano previsto gli analisti.

Meta perde di colpo, nel dopo-borsa, dall’8 al 9%.

Quel 41 a zero doveva essere forse zero a 41… 

Microsoft se la cava un po’ meglio: perde un paio di punti percentuali scarsi. 

Google, data per perdente, guadagna intorno al 9%….

Complessivamente, il mercato reagisce con un po’ di volatilità ma il mercato dei future alle 22 chiude con un po’ di umore nero ….

  

 

Bisogna crederci, ma non basta.

Siamo i primi a dire che il giornale di domani non lo legge nessuno e ci guardiamo bene dal criticare i 41 analisti che, compattamente, non avevano dubbi sulla buona performance di Meta.

Siamo anche i primi a credere nella statistica, nelle probabilità e nelle proiezioni che ne conseguono, non perché queste possano essere strumento per posizionarsi con il trading, ma come rappresentazione di uno scenario possibile, utile a capire il mercato.

Ma diciamolo, più che mai.

L’analisi è bella, è necessaria, è utile, pur nella sua fallibilità. 

Ma quello che conta è il metodo di trading.

Lo diciamo molte volte nei nostri contenuti: le analisi, le proiezioni non vanno finalizzate al trading, ma aiutano a rappresentare uno scenario, che, perfino quando negato, sta a suggerirci qualcosa. 

Ma è solo il sistema di trading che ti permette di avere successo e portare a casa utili.

 

 

La dimostrazione pratica.

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P.S.: Analizzare il mercato è un’arte complessa e utile.

Serve a rappresentare lo scenario, è Cultura finanziaria. 

Utilizzare lo strumento giusto è Cultura di trading che porta al successo. 

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