Home Autori Maurizio Monti Polaroid e Kodak, ti ricordano qualcosa?

Polaroid e Kodak, ti ricordano qualcosa?

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C’erano una volta …

Ieri abbiamo parlato del destino di Xerox e della rivalità con IBM.

Un caso consimile di epocale rivalità fu Polaroid contro Kodak.

Due nomi che sembrano appartenere ad un passato lontano: e constatare che così lontano poi non è, rende molto bene l’idea di come l’accelerazione tecnologica ci ha portato ad accettare la rapidità dei cambiamenti.

Kodak fu la leader indiscussa dei rullini. Il nome Kodak fu studiato come un brand a vocazione internazionale che ricordasse in tutte le lingue il rumore dello scatto delle macchine fotografiche precedenti all’era digitale. Genialità del marketing.

Polaroid inventò le lenti per occhiali da sole e per l’immagine 3D.

Nel 1972, Polaroid lanciò la color-instant camera SX-70. Era capace di produrre una foto a colori sviluppata in un minuto, senza necessità di mandare il rullino allo sviluppo.

La SX-70, più che un successo, fu un vero boom istantaneo.

Kodak cercò di adeguarsi e copiò la tecnologia di Polaroid: andando incontro, nel 1976, in un paese serio come gli Stati Uniti, ad una memorabile causa per danni da parte di Polaroid, che costò a Kodak l’iperbolica cifra di 925 milioni di dollari di risarcimento alla rivale.

Kodak abbandonò per sempre le macchine fotografiche a sviluppo istantaneo.

Nel 1975, un ingegnere progettista di Kodak, Steve Sasson aveva realizzato la prima macchina fotografica digitale. Quando dico la prima, intendo la prima al mondo.

L’incredibile reazione del management di Kodak, terrorizzato di cannibalizzare il fatturato massiccio derivante dal business dei rullini, apprezzò il lavoro dell’ingegnere e … lo invitò cortesemente a tacere sulla sua invenzione.

È evidente che quello che non fu permesso a Sasson, sarebbe stato presto realizzato da qualcun altro. E così fu, i giapponesi, fra gli altri, non attendevano altro.

Fu la digitalizzazione a rovinare Kodak. Rinunciare all’innovazione, per una azienda innovatrice, significa il suicidio progressivo.

Polaroid diventò obsoleta molto rapidamente e dichiarò bancarotta nel 2001. Kodak resistette fino al 2012.

Lo sviluppo tecnologico è veloce e caotico. Chi rinuncia a correre, e a correre in tempo, viene tagliato fuori.

Così, la storia ci insegna che alcuni dei nomi che oggi sono i carrarmati dei listini tecnologici, intendo quei titoli che dominano i listini per capitalizzazione, non saranno più leader del loro mercato, perché altri emergeranno.

E sarà un management troppo conservatore o troppo codardo a decretare chi sarà eliminato dal mercato. Stando in alto, la posizione è molto più scomoda per cavalcare le rivoluzioni, quando ciò che già c’è sembra andare alla grande. Chi emerge ha meno da perdere, alle volte, e ha meno paura.

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