Home Autori Maurizio Monti Non guardare il 70%, guarda il 30%

Non guardare il 70%, guarda il 30%

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Perché dovrei fare soltanto la metà?

Il 70% del tempo il mercato sta in laterale.

Lo hai già sentito dire, vero? Con tante percentuali diverse, fra l’altro, alcune assolutamente fantasiose. 

È realistico dire che per oltre i due terzi del tempo, parlando generalmente di tutti i mercati, i prezzi sono racchiusi all’interno di un trading range ristretto

E più i mercati sono “maturi”, liquidi, frequentati, più sono dominati dalla logica mean-reverting: il prezzo ritorna dove era già stato, formando supporti e resistenze duri da rompere e corridoi compressi

Anche per questa ragione, nei mercati di oggi per rompere un supporto o una resistenza occorre molta più energia di un tempo: ed ecco, alle volte, i movimenti “a strappi” che sono sempre più frequenti

Passiamo quindi, rapidamente, dalla congestione alla esplosione

E ora ti dico dove voglio arrivare. 

Faccio trading in opzioni dalla notte dei tempi e da epoca non sospetta. Trovi tracce dei miei interventi pubblici in epoca anteriore alla crisi finanziaria del 2008 e descrivevo sistemi in uso dal 2000 in poi. 

In questi 20 anni e passa, siamo passati da un mondo molto trend following ad un mondo molto mean-reverting. Così, l’aumento della mean reverting, ha creato tanti sistemi di trading basati sulla cosiddetta non direzionalità. 

La non direzionalità è bella, anche affascinante. Il problema è: che cosa avviene quando la tua presunta non direzionalità incontra il momento dell’esplosione dei mercati? 

Accade che deve esserci una strategia reattiva: non uno stop e basta. Perché quando perdi nel mondo non direzionale, perdi molto di più di quando guadagni. E dovresti avere un 82-85% di positività per riuscire a difenderti con il solo stop loss. 

Purtroppo nessun mercato sta fermo l’82-85% delle volte. Il 70% delle volte, forse. Ma non puoi contare su una mean reversion ossessiva: non ancora per lo meno e non certo in questi nuovi anni venti. 

Questo ti dimostra molto efficacemente e con semplicità che quando cadi nel 30%, o più, delle volte, e il mercato non sta inchiodato in un trading range ristretto, devi proteggerti in modo molto più articolato se vuoi fare trading in opzioni con successo. 

Devi avere un approccio dove adoperi le strategie di protezione, che è l’unica possibilità per avere la protezione vera che ti occorre: la multi-strategia, la perfetta conoscenza di quello che devi fare se il prezzo tocca quel livello, lo tocca in quel tempo, con quella velocità e con quella volatilità

Complesso? No, professionale. Necessita di esperienza e soprattutto della struttura adatta di studio e ricerca che permette di avere elaborato e maturato un metodo perfetto. 

E non di metodi che si sono fermati ad epoche precedenti, magari apparentemente vicine negli anni ma lontanissime per i cambiamenti dei mercati che sono nel frattempo intercorsi. 

Ti presento un metodo vincente  e molto performante basato sulle opzioni settimanali

Di opzioni settimanali, ne parlano in tanti, ma  in pochi sono riusciti a brevettare un vero metodo di reazione a quel 30% di casi negativi con questo strumento. Perché sul 70% dei casi siamo tutti d’accordo: i mercati restano in quel range e tu incassi i premi e sei felice. 

Ma l’asino cade proprio nei casi rimanenti, in quei maledetti 30% di casi restanti che a te sembrano pochi e poi quando perdi ti accorgi che erano tanti, troppi. 

Se non li sai gestire butti via i tuoi soldi. E io voglio dimostrarti che, viceversa, puoi farne un metodo di trading a profittabilità elevatissima con rischio molto contenuto. 

In un webinar di grande Cultura, Massimo Foglia, autore di WeekAndOption, ci ha mostrato come sia possibile fare trading sulle settimanali con una eccezionale costanza di risultato. Non voglio illuderti: lui ha fatto il 121% negli ultimi dodici mesi. Tu farai meno. Ma se fai la metà ti sembra poco? 

Clicca per iscriverti e vedi la registrazione, è una grande lezione di eccezionale Cultura finanziaria di altissimo livello.

P.S.: Perché dovrei fare soltanto la metà? Che cosa ho io meno di Massimo Foglia? 

Capisco la domanda. E le risposte sono più di una. La prima, puntare al 60% in un anno è un ottimo obiettivo. La seconda, Massimo vive del suo sistema dal 2014. Documentato, certo, estratti conto alla mano, con tanto di utili conseguiti e prelievi effettuati per pagarsi il suo stipendio personale per vivere. L’esperienza conta molto e tu puoi seguirlo da vicino, ma non avrai la sua esperienza

Così, ti va di avere come obiettivo minimo personale un rendimento reale del 60% in un anno con rischio contenuto, seguendo un sistema che ti paga settimanalmente e dove gli eventuali recuperi sono veloci, come pure gli incrementi di capitale che ti occorrono per quel momento più difficile che arriverà? 

E poi, se farai di più, sarai doppiamente soddisfatto. Non è una promessa, non può esserlo, non sarei serio. Ma è un obiettivo concreto e raggiungibile da condividere insieme. Clicca per iscriverti e vedi la registrazione.

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