Home Rivista Digitale Traders Prospettive L’attività economica negli Stati Uniti rallenta, aumentando i timori di recessione

L’attività economica negli Stati Uniti rallenta, aumentando i timori di recessione

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Immediatamente dopo l’indagine del PMI, il dollaro USA, misurato dall’indice DXY, ha accelerato il suo calo giornaliero, con i rendimenti dei Treasury inizialmente in ribasso. Il rapido rallentamento dell’attività economica negli Stati Uniti, insieme ai segnali di un possibile calo dell’inflazione, potrebbe indurre la Federal Reserve ad adottare un atteggiamento meno aggressivo entro la fine dell’anno, uno scenario che potrebbe ridurre l’attrattiva del dollaro. Sebbene i dati attuali possano non modificare le prospettive a breve termine per la politica monetaria, le aspettative per il 2023 stanno gradualmente diventando meno aggressive.

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L’attività economica statunitense si è inaspettatamente contratta questo mese, secondo un’indagine preliminare tra i responsabili degli acquisti compilata da S&P Global, segno che le prospettive si stanno rapidamente deteriorando a causa delle elevate pressioni inflazionistiche e dell’indebolimento della domanda di beni.

 

Secondo la società di informazioni e analisi finanziarie, il suo titolo Flash Composite PMI, che tiene traccia delle tendenze commerciali sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi, è sceso per la prima volta dai confinamenti indotti dal coronavirus, scendendo a 47,5 a luglio, ben al di sotto delle previsioni di consenso di 52,1. Per contestualizzare, qualsiasi cifra sopra 50 indica espansione, mentre letture al di sotto di quel livello indicano contrazione.

 

È probabile che i dati deludenti sul fronte macroeconomico acuiscano i timori che l’economia in generale sia diretta verso un atterraggio duro a causa dell’inasprimento delle condizioni finanziarie, innescato in parte dall’aggressivo ciclo di escursionismo della Fed volto a ripristinare la stabilità dei prezzi. Una maggiore incertezza, a sua volta, può alimentare un’ulteriore volatilità del mercato a breve termine, anche se l’estate è in genere un periodo più tranquillo..

 

Esaminando le componenti dell’indagine, il PMI manifatturiero è crollato a 52,30 da 52,70 in precedenza, registrando il rimbalzo più debole degli ultimi due anni, trascinato al ribasso da un calo dei nuovi ordini.

 

Nel frattempo, l’attività nel settore dei servizi, dove lavora la maggior parte dei nordamericani, è scesa a 47,00 da 52,70, toccando il livello più basso degli ultimi 26 mesi, con un’inflazione in impennata e una domanda debole che pesano sugli utili. Questo risultato non fa ben sperare per le prospettive e potrebbe preparare le basi per una contrazione economica nel terzo trimestre, considerando che il settore dei servizi rappresenta circa il 70% del PIL.

 

Sul fronte dei prezzi, gli oneri sui costi sono rimasti elevati, ma il ritmo degli aumenti è rallentato rispetto al picco di maggio, indicando che all’orizzonte potrebbe esserci una tregua dall’inflazione. Questo scenario ipotetico potrebbe offrire alla Federal Reserve l’opportunità di passare ad una politica monetaria meno aggressiva entro la fine dell’anno, soprattutto se il profilo di crescita continua a deteriorarsi. Un “perno della Fed” potrebbe essere un punto di svolta decisivo per gli asset rischiosi, gettando le basi per un rally sostenibile delle azioni statunitensi.

 

Nel complesso, l’orribile rapporto di oggi aumenta la probabilità di una recessione a medio termine. È vero che la forza del mercato del lavoro ha compensato alcuni dei peggiori timori per un’imminente recessione, ma è importante ricordare che gli indicatori occupazionali sono barometri in ritardo dell’attività imprenditoriale che reagiscono in ritardo ai nuovi sviluppi, il che significa che potrebbero star dando a trader e investitori i segnali sbagliati.

 

Ing. Luis Carlos Marin Pinzon

Ingegnere industriale alla “Universidad de América” in Colombia, Senior Trade Analyst con oltre 3 anni di esperienza in operazioni e analisi di mercato. Ha conseguito corsi certificati in Trading Professionale e Trading in Borsa, Gestione e Amministrazione di Portafogli nella Borsa Valori Colombiana (BVC), Principi di Investimento, Fondamenti di ETF, Analisi Tecnica Avanzata nel Gruppo Messicano Stock Exchange (GBM) e Fondamenti di Trading e Strategie Avanzate di Trading presso il Market Traders Institute (MTI).

 

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